Una startup ceca ci propone un’avventura grafica dallo stile semplicemente… favoloso
Cosa ci fanno assieme, allo stesso tavolo di una taverna, un bandito, un sacerdote, un viandante, un’anziana e un demone? Stanno per dare il via a una buffa, divertente e ben confezionata fiaba videoludica, un punta e clicca che, vista la conformazione dello schermo (nella parte superiore si svolge l’azione, in quella inferiore si ha il proprio mazzo di carte a disposizione… poi vedremo di capire meglio di che si tratta), sarebbe stata perfetta su Nintendo DS e 3DS, ma che se la cava più che degnamente anche su Switch. Insomma, tutti a letto che nonno ora ci racconta la favola di questa curiosa produzione ceca: Pilgrims.
C’era una volta, tanto tempo fa… Pilgrims
Sviluppata dai ragazzi di Amanita Design, startup fondata nel 2003 dal designer Jakub Dvorsky, già responsabile degli ottimi Machinarium e Samorost (che vi consigliamo di recuperare, nel caso vi fossero sfuggiti) e, in periodi più recenti, di Creaks (letta la nostra recensione?) e Happy Game (recensito con soddisfazione da Alessandro) anche questa favoletta interattiva presenta gli elementi che ormai contraddistinguono ogni titolo sfornato da questa realtà indipendente: uno stile grafico ricercato, un umorismo sopra le righe e in germe, ma rintracciabile più o meno ovunque, il fatto che vi sia una forte ascendenza delle opere di Tim Burton.
Spuntato come un fungo… amanita (ehr…) su Apple Store nel 2019, Pilgrims è il punta-e-clicca ideale da giocare in mobilità, presentando livelli molto contenuti (praticamente si sviluppano lungo un’unica schermata) che contengono però già tutti i numerosi oggetti da raccogliere e che andranno a comporre quel mazzo di carte di cui si parlava nell’attacco di questa nostra recensione. Starà a voi trovare le varie tessere e, ovviamente, giocarvele al momento adatto.
C’è inoltre una particolarità ulteriore: all’inizio di ogni stage dal mazzo dovremo pure pescare il protagonista di quel frammento d’avventura, scegliendolo appunto tra il bandito, il sacerdote, il viandante, la vecchierella e il demone, con la consapevolezza che ciascuno può suscitare reazioni diverse nei propri interlocutori e far quindi prendere pieghe difforme alla ‘trama’ alla base del gioco.
La bellezza di Pilgrims sta nel fatto che non ci siano risposte giuste o sbagliate e che tutte siano capaci di suscitare scenette divertenti, grazie appunto all’accattivante stile grafico. I puristi obietteranno forse che tutto è un po’ troppo all’acqua di rose, che si possono vedere i titoli di coda dopo appena un paio d’ore di gioco nemmeno così intenso, ma non dimentichiamo che questo delizioso punta-e-clicca nasce su mobile e prosegue la sua narrazione fiabesca su Switch. È insomma tagliato per partite mordi e fuggi, mentre si è sull’autobus o nella sala d’aspetto del dentista. L’avventura è sì cortissima, ma la rigiocabilità è garantita dalle reazioni dei vari PNG rispetto agli oggetti che consegnerete loro e dall’eroe che sceglierete di impersonare, scombinando appunto le carte del mazzo.