A fine luglio sboccerà l’ultimo capitolo dello strategico Nintendo. Nel frattempo è possibile degustare due primizie, contenute in un’unica edizione digitale (presto anche fisica)
Chi porterà con sé la propria Switch in vacanza, dal prossimo 27 luglio potrà vedere fiorire sulla propria dashboard l’ultimo capitolo dello strategico Nintendo più ricco di vegetazione che ci sia: Pikmin 4. Nell’attesa, sull’eShop sono disponibili da qualche ora Pikmin 1 e Pikmin 2. (Ri)scopriamoli assieme.
Pikmin 1 e Pikmin 2 sono i titoli più amati e apprezzati della serie, che conta anche di qualche spin off su console portatili. Entrambi approdano su Switch in HD, ma con il motore grafico invariato. Questo vuol dire che, per quanto la grafica all’epoca fosse di gran qualità e i due prodotti sempreverdi, si tratta comunque di videogame usciti ben due decadi anni fa (nel 2001 Pikmin 1 e nel 2004 Pikmin 2). E l’alta definizione ce lo ricorda nel modo più indelicato possibil.
Insomma, la mole poligonale è esigua, specie per gli standard attuali (anche se Pikmin 4 non sembra essere particolarmente pretenzioso sul fronte tecnico), ma ciò che infastidisce maggiormente è la scarsa qualità delle texture: stiracchiate, spalmate, appiattite sui fondali. L’alta definizione accentua tutto questo staccando parecchio per esempio i personaggi dalle texture delle pavimentazioni e fa sì che, giocati su un televisore dalle dimensioni generose, Pikmin 1 e Pikmin 2 oggi appaiano piuttosto bruttini. In mobilità, complice la risoluzione inferiore del visore dello Switch, è tutto più piacevole.
Ma che cosa sono Pikmin 1 e 2? Due strategici geniali, che vi vedranno peregrinare lungo un pianeta extraterrestre irto di pericoli mortali a capo di un improbabile esercito di vegetali colorati. I Pikmin rossi non temono il fuoco, quelli gialli l’elettricità e i blu sono i soli a poter affrontare l’acqua. Il secondo episodio introduce anche gli inquietanti Pikmin bianchi, velenosi e i pesi massimi del mondo vegetale: i Pikmin rocciosi.
Sulla base di questa ripartizione cromatica il giocatore deve formare squadre e gruppetti col compito di aprirsi il terreno, creando un sentiero lungo gli splendidi livelli-rompicapo approntati dagli sviluppatori. Se non si tiene in considerazione l’abilità speciale di ciascun Pikmin sarà presto un bagno di sangue, anzi, una spremuta di rapanelli, perché benché volenterose, queste creature simili a formiche allampanate collassano molto in fretta e non sono infinite.
Inoltre, la notte devono obbligatoriamente tornare nelle loro cipolle, al campo base, o diventeranno prede fin troppo facili della flora e della fauna aliena. In Pikmin 1, poi, il capitano Olimar doveva vedersela con risorse finite di ossigeno che trasformavano il passaggio dal giorno alla notte in una sorta di countdown che influiva sul resto dell’avventura.
In Pikmin 2, al contrario, è possibile prendersela più comoda e anche divertirsi in compagnia di un amico in una apposita modalità multiplayer. Questo conferma il fatto che Pikmin 2 non sia un gioco a sé, quanto una espansione del primo, da cui prende motore grafico e gameplay per affinare entrambi. Se non conoscete il bizzarro e caotico mondo dei Pikmin o se volete rispolverare i primi capitoli in attesa del quarto, questo delizioso bundle per Switch fa al caso vostro.