Stupidità, rabbia e anche parecchio sessismo. Ecco il motivo per cui molti hanno rovinato il battesimo di un capolavoro videoludico
Non è la prima volta che succede. Anche se sono anni che il mondo dei videogiochi attende con ansia uno dei videogiochi più brillanti di questa generazione, capita che rabbia (e noia) sul web rovinino la festa di battesimo. Questo è successo a The Last of Us 2, il nuovo capolavoro videoludico di Naughty Dog, lanciato ieri anche in Italia – qui trovate la nostra recensione – e preso subito di mira dagli odiatori da tastiera che hanno orchestrato un vero e proprio review bombing. Voti bassi, pessimi, sbattuti online per abbassare la media di un titolo che, senza timore di smentita, ha enormi meriti sotto il punto di vista del gameplay, del motore grafico e del comparto narrativo.
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The Last of Us 2: odiatori contro il mondo LGBT
Sono mesi, anzi anni, che The Last of Us 2 viene attaccato sul web per alcune delle tematiche che il videogioco tocca. Per chi non lo conoscesse, lo scenario del primo e del secondo capitolo è un mondo devastato dal Cordyceps, un fungo che toglie umanità e coscienza alle vittime, trasformandole in spietati assassini. Joel incontra Ellie, 14 enne, all’inizio di The Last of Us e con lei inizia un viaggio ansiogeno verso la sopravvivenza. Ma dove nasce la polemica? Tutto è partito nel 2018, quando Naughty Dog ha rilasciato il Gameplay Reveal trailer.
Nelle prime scene del videogioco si vede Ellie, ormai grande e navigata in un mondo spietato, danzare con un’altra ragazza, Dina. Nella scena successiva si assiste a un bacio tra le due giovani. Lo ripetiamo: The Last of Us 2 vuole essere prima di tutto un’esperienza videoludica all’altezza delle aspettative e non certo un manifesto politico. D’altra parte è stato ammirevole l’impegno di Naughty Dog nel toccare in modo maturo tematiche che – a quanto pare, purtroppo – ancora suscitano cieca rabbia e stolti pregiudizi.
La sentenza del “popolo” sul web
Su Metacritic, una bacheca su cui i gamer possono orientarsi tra le tante recensioni di esperti del settore e appassionati, balza subito all’occhio la differenza tra i voti alti (e motivati) di decine di riviste e magazine videoludici e l’infilata di “0” dati al nuovo titolo. “Puro trash” è forse uno dei commenti più teneri pubblicato da un utente. Da parte nostra possiamo soltanto dirvi di non addentrarvi nel pozzo di rabbia di queste recensioni, dove oltre ad attacchi sessisti e omofobi vi rovinereste anche il divertimento del gameplay: molti “geni” hanno inserito spoiler per rovinarvi il titolo.