Tutto quello che questo weekend vi impedirà di uscire e immergervi in attività sociali o all’aria aperta
The Chi – NETFLIX
A Chicago e in particolare a South Side non è che si stia proprio benissimo. Ma in The Chi, serie TV ambientata in quel sobborgo, c’è il sole e ci sono i colori, c’è la musica r’n’b e i bambini giocano per strada. Come in una cartolina di un posto che nessun vorrebbe visitare è subito chiaro che la South Side di questa serie non è un luogo ideale ma è guardato con affetto.
Al centro ci sono vite diverse unite da qualcosa che non abbiamo ancora capito cosa sia, ma c’è. Certo, la serie creata da Lena Waithe (che non è proprio una sconosciuta ma ci arriviamo), non si tira indietro di fronte alla possibilità di mettere un po’ di tragedia nel dramma, non è propriamente impermeabile all’idea di rigirare i coltelli nelle piaghe dei personaggi e infarcire l’intreccio delle esagerazioni della finzione. Ma che dire? Il tocco è così leggero, lo stile così buono e la maniera in cui ogni stereotipo razziale è smarcato è talmente naturale che davvero è un piacere guardarla.
Del resto Lena Waithe non viene proprio dal niente. Non solo è di Chicago (sa quel che racconta) ma la conosciamo già per il suo ruolo in Masters Of None, l’amica lesbica del protagonista Aziz Ansari. Nell’industria da anni Lena in realtà non ama recitare, non vuole fare l’attrice ma da sempre vuole fare la scrittrice. Ha contribuito a scrivere Bones e ha lavorato per qualche episodio di serie come This Is Us o Dear White People. Ora finalmente fa il suo esordio con qualcosa di interamente suo.
The Derry Girls – Channel 4
Irlandesi presi in giro sulla televisione britannica. Imperdibile. Non ha ancora una distribuzione italiana ma va alla grande su Channel 4 Derry Girls.
Ad episodi di 20/30 minuti questa serie di commedia cinica mette delle ragazze nei ruoli che solitamente occupano i ragazzi. In una scuola femminile (di quelle con divise e suore ovunque) sono un gruppetto di amiche che cercano soltanto di superare il liceo nell’Irlanda cattolica con, relativamente, pochi traumi. L’umorismo è molto forte e le idee, gli spunti e le soluzioni delle singole puntate sono originalissimi.
A fare la differenza qui è proprio il fatto che il punto di vista sulla vita a scuola delle ragazze è lontana anni luce dalla solita visione edulcorata. Non sognano l’amore ma qualcosa di ben più pratico, sono disposte a tutto e in un istituto in cui i maschi non ci sono fanno tutto quello che solitamente nelle scuole miste è appaltato a loro. Più di tutto però in Derry Girls quel che emerge è proprio il ritratto di Derry, comunità irlandese stereotipica. Se però uno stereotipo è ridicolo, 100 sono esilaranti. Gli irlandesi presi in giro dall’isola adiacente sono una manica di affezionati del fritto, intolleranti e intransigenti, provinciali come non mai e attaccati alle piccole cose.