Il titolo del 1999 ritorna anche su next gen per festeggiare di nuovo il compleanno del protagonista
Prima di lui c’erano Space Invaders e Pong, ma erano gli anni Settanta. Gli Ottanta, con tutti quei neon e colori sgargianti, aprono il sipario su un nuovo protagonista, forse il primo vero protagonista che abbia mai calpestato (o rotolato) nel campo videoludico. Ci riferiamo a PAC-MAN, lanciato nel 1980 da Bandai Namco e ideato da Toru Iwatani per proporre ai gamer, di qualsiasi genere ed età, un gioco che già all’epoca voleva essere più inclusivo degli altri. Semplice, immediato, con una storia essenziale. Nel 1999 veniva dato alla luce PAC-MAN WORLD e nel 2022, a 42 anni di distanza, la software house giapponese sempre più dedicata a spolverare antiche glorie (con Klonoa Phantasy Reverie Series c’è riuscita alla grande) ci ha riportato a quella festa famosa di compleanno. Benvenuti in PAC-MAN WORLD Re-PAC, titolo che abbiamo provato su Xbox Series X/S.
PAC-MAN WORLD Re-PAC è dunque un remake, reso più fresco e brillante nella grafica, anche per ingolosire chi negli anni ’80 e ’90 non era neppure nell’immaginazione di mamma e papà. Dobbiamo ammettere che il gameplay della saga, nato in 2D e poi lanciatosi nel 3D proprio con questo episodio, rimane ancora oggi a distanza di quattro decenni un classico senza tempo. Che ci abbiate giocato fin dall’epoca dei cabinati o che sia la prima volta che governate questa simpatica palla, un corpo-bocca che fa del nutrimento il proprio punto di forza, ebbene ci metterete poco a padroneggiare i comandi.
L’inizio di PAC-MAN WORLD Re-PAC replica quella famosa festa di compleanno di PAC-MAN del 1999. Prima che il protagonista arrivi, i famosi fantasmi – suoi acerrimi nemici – rapiscono non solo la famiglia, ma pure gli amici. Cattivi, senza dubbio, ma pure parecchio scemi: il loro obiettivo non era mica rapire il vero PAC-MAN? Inizia così il viaggio verso l’Isola Fantasma, un contenitore a sua volta di biomi ricchi di scontri, risorse e piccoli puzzle ambientali da risolvere. Sono sei le zone complessive che occorre affrontare e superare, nelle quali è disseminata una quantità più che generosa di checkpoint, a dimostrazione di un titolo che vuole essere più inclusivo e tollerante possibile.
Dopo 42 anni ritroviamo PAC-MAN con le caratteristiche delle origini (affamato, ad esempio), potenziate da nuove abilità. Può saltare e rimbalzare sui nemici, cosa che li ucciderà (ma non tutti); per procedere può scattare e superare le colline, perfino nuotare e trasformarsi in una palla d’acciaio (permettendogli di raccogliere più risorse sott’acqua). Il menu è ricco e tutto da scoprire, senza la foga di voler raggiungere subito la performance.
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Nelle mappe di gioco dobbiamo stare attenti a non cadere e a dosare i salti, magari trattenendoci quel secondo per aria per evitare una palla cannone. Sono tante le interazioni ambientali a disposizione: dai pannelli mobili, alle eliche da attivare con la corsa fino ai tappeti elastici per darsi la spinta. I boss e i nemici appartengono al simpatico e irresistibile universo di PAC-MAN, anche se per questioni di diritti alcuni nomi sono stati cambiati. Nel suo complesso l’esperienza con PAC-MAN WORLD Re-PAC è più che discreta e riesce alla grande nella sua tanto attesa operazione nostalgia. I mondi a disposizione sono sì differenti, ma una volta imparate le dinamiche, le situazioni di gioco non cambieranno più di tanto.