I robottoni di Modus arrivano su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows, Xbox Series X/S e PlayStation 5
Chissà perché i giapponesi sono sempre andati matti per i robottoni. I mecha, insomma. Scatole di metallo per lo più antropomorfe grandi come palazzi di 30 piani che di solito se le danno di santa ragione nel centro di Tokyo in un tripudio di scintille ed esplosioni, mentre i palazzi della capitale delimitano il ring. Nel titolo di questa nostra recensione ci siamo permessi di scomodare un mostro sacro della cultura nipponica: Neon Genesis Evangelion ma, ve lo diciamo subito, robottoni a parte Override 2: Super Mech League non ha nulla a che spartirvi (continuando a leggere avrete comunque una sorpresa: un DLC a tema Ultraman) e il fatto che non sia stato sviluppato da una software house nipponica bensì da uno studio sudamericano dovrebbe già bastare a farvi suonare più di un campanello d’allarme.
Quante botte in Override 2: Super Mech League
Sviluppato dai ragazzi brasiliani di The Balance Inc, freschi di acquisizione da parte dell’editore Modus Games che li ha ribattezzati Modus Studios Brazil, Override 2: Super Mech League si posiziona, a livello di sinossi, alcuni anni dopo la fine del primo capitolo. Sette, per la precisione. Sconfitti gli Xenotipi, gli alieni che avevano provato a invadere la Terra ma avevano dovuto arretrare di fronte ai colorati robottoni terrestri, i piloti di questi enormi mecha, per non restare disoccupati, si sono reinventati gladiatori. Non combattono più per assicurare la sopravvivenza al genere umano ma se le danno di santa ragione tra loro in gigantesche arene per il piacere del pubblico.
Gladiatori 8.0
Noi impersoneremo proprio uno di questi gladiatori futuristici, deciso a calarsi nell’arena e rischiare la vita per diventare qualcuno, prontamente assoldato da Zoe, la nostra manager convinta di vedere in noi il futuro Campione. Avrà così inizio la modalità Carriera che, nella miglior tradizione della mode, ci vedrà vagliare contratti e sponsorizzazioni che prima timidamente e poi a ritmo serrato arriveranno con le nostre vittorie sul campo. Tante le modalità di contorno: 1v1, 2v2, mischia, fino ad arrivare a varianti tipo Xenoswarm, in cui occorre sopravvivere a continue ondate di nemici e il classico King of the Hill.
Completa la rassegna il DLC dedicato a Ultraman, che basterà a mandare in sollucchero tutti i patiti delle produzioni nipponiche, dato che ridisegna il gioco con le skin della popolare serie televisiva giapponese. In totale i robottoni disegnati dal team brasiliano sono circa una ventina, ciascuno con un proprio approccio al combattimento, a seconda delle caratteristiche. Ci sono insomma quelli che prediligono un approccio fisico e quelli che invece si tengono a debita distanza ed esplodono contro i loro avversari fasci di energia. I dorsali L1 e R1 vengono usati per menare colpi con le braccia dei nostri colossi metallici, mentre i grilletti L2 e R2 sono deputati al controllo delle gambe. Una configurazione inusuale per un picchiaduro che però permette di trasformare il pad in una cloche di un mecha.
Aggiunge un pizzico di strategia a ogni match il fatto che sulle arene compaiano non solo armi bianche e bocche da fuoco, ma anche postazioni temporanee di ricarica che dovrete ovviamente raggiungere prima dei vostri avversari. Le arene, appena nove, sono in realtà il tallone d’Achille della produzione brasiliana: peccano per stile e varietà e sono molto piccole e poco distruttibili. Avremmo voluto combattere tra i palazzi e i quartieri delle più note capitali mondiali, invece ci si ritrova in ambienti piuttosto anonimi e spogli. Per di più quando si è in quattro si fa davvero fatica a comprendere quanto accade su schermo. Nonostante questo, forte della sua caratterizzazione cartoon e del multiplayer locale a quattro giocatori, Override 2: Super Mech League saprà di certo intrattenere a lungo i giocatori più giovani in queste vacanze natalizie forzosamente casalinghe.