Allo sviluppo del gioco hanno collaborato gli iñupiat, un popolo nativo dell’Alaska, per far conoscere i loro miti e leggende
L’arrivo delle startup innovative nel mondo dei videogiochi non solo lo ha svecchiato, portando sul mercato un buon numero di titoli sorretti da gameplay coraggiosi, ma ha anche permesso ai gamer di provare prodotti estremamente raffinati e particolari. È sicuramente il caso di Never Alone (Kisima Ingitchuna) che, a circa 7 anni dal debutto su PC, via Steam, arriva oggi su tutte le console come Never Alone Arctic Collection, a indicare la presenza del include anche il DLC Foxtales.
Never Alone Arctic Collection, tradizione videoludica
Un arrivo tardivo, senz’altro, ma davvero gradito, se consideriamo che questo titolo sviluppato dai ragazzi di Upper One Games e prodotto da E-Line Media è stato realizzato in collaborazione con gli iñupiat, un popolo nativo dell’Alaska e tratta una storia della loro tradizione popolare. Non è la prima volta che E-Line Media propone al grande pubblico un videogame per sensibilizzare i videogiocatori a preservare quanto c’è di buono su questa terra: qualche mese fa avevamo recensito Beyond Blue. In quel caso il focus del videogame era sulla necessità di custodire gli habitat naturali.
Con Never Alone (Kisima Ingitchuna), o Never Alone Arctic Collection, invece, il producer pone l’accento sull’importanza di proteggere usi e costumi di popoli che stanno ormai svanendo. Al gioco, presente in oltre 75 liste “Best of 2014”, vincitore del premio “Best Debut Game” ai BAFTA Games Awards del 2015 e dei premi “Game of the Year” e “Most Significant Impact” ai Games for Change Awards del 2015, hanno contributo una quarantina di nativi e anche diversi anziani, nella speranza di poter tramandare le loro leggende. La tradizione orale, insomma, si fa videoludica.
Si tratta di un’avventura dolcissima, pensata per uno o due giocatori (inutile dire che vi consigliamo di affrontarlo in coppia), che vi permetterà di esplorare paesaggi mozzafiato in compagnia di Nuna, coraggiosa bambina iñupiat e di una sinuosa volpe bianca. Entrambe affronteranno perigli di ogni tipo per comprendere le origini di una bufera incessante che sta minacciando la loro tribù.
Se a livello di gameplay, Never Alone Arctic Collection non propone nulla di indimenticabile, presentando una rassegna di livelli piuttosto canonici, sono i personaggi che incontrerete a incantare. Nemmeno a dirlo, appartengono tutti alla tradizione iñupiaq: l’uccisore di uomini, la piccola gente, gli spiriti benevoli, l’uomo delle bufere di neve…
Qua e là i controlli si rivelano imprecisi, ma la difficoltà del gioco tende comunque ad attutire qualsiasi caduta, ogni scivolone. Difficile, insomma, restare bloccati in qualche punto per via di un’azione compiuta con eccessivo ritardo rispetto all’input sul gamepad. Anzi, probabilmente il limite più grande di Never Alone Arctic Collection è dato proprio dalla sua scarsa longevità: appena 4-5 ore, DLC incluso, per arrivare a vedere i titoli di coda, senza nemmeno correre troppo.
A conti fatti, Never Alone Arctic Collection è più un racconto interattivo, zeppo di informazioni sulla mitologia degli inuit, che non un platform a tutto tondo. Per questo il nostro consiglio non solo è giocarlo in cooperativa, ma regalarlo alla propria sorellina o al proprio cuginetto e accompagnarli nell’avventura, spiegando loro nel contempo i vari contenuti educativi di cui il gioco abbonda.