Kenny Sun lo ha sviluppato tutto da solo. Si farà notare da Sua Maestà Hideo Kojima?
Le missioni sono segretissime, non bisogna farsi scoprire. Altrimenti gli allarmi inizieranno a rimbombare attirando l’attenzione dei nemici pronti a farci fuori. Descritta in questi termini la sinossi potrebbe sembrare quella di un titolo alla Metal Gear. E ci scuserà Sua Maestà Hideo Kojima se anche noi ci siamo accodati a un paragone azzardatissimo tra una delle IP più famose degli ultimi decenni e Mr Sun’s Hatbox, titolo indie realizzato da un unico sviluppatore. Lui si chiama Kenny Sun e vive a New York.
Disponibile sia su Steam sia su Nintendo Switch, abbiamo testato Mr Sun’s Hatbox sulla console ibrida, divertendoci non poco in un platform dove bisogna usare armi bianche, da fuoco e, in caso di emergenza, sfruttare ogni utensile per far fuori gli avversari. La trama del videogioco è assolutamente fuori dalle righe: i protagonisti non sono umani, ma palline pixelose parecchio cattive.
Bisognerà costruire anzitutto una base sotterranea con l’obiettivo di potenziarsi e recuperare un pacco misterioso in un castello dall’architettura medievale. Si tratta di una missione che va portata a termine costi quel che costi. Come platform, Mr Sun’s Hatbox ha anche elementi roguelike e non poche specifiche che potrebbero spaventare i gamer meno avvezzi al genere.
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Il titolo saprà d’altra parte ricompensarli con un combat system divertente, in cui bisognerà utilizzare lo stick destro per prendere la mira e poi scaricare proiettili (o quant’altro) contro i nemici. La grafica di Mr Sun’s Hatbox è un omaggio ai titoli di un tempo, con una fluidità complessiva che non fa scendere mai di qualità l’esperienza.
Preparatevi alla guerra in campo aperto, oppure a una modalità stealth più complessa. Mr Sun’s Hatbox è un indie a buon mercato che vale la pena considerare.