Dalla Moldavia un indie che ci ricorda di quanto è importante non perdere la pazienza nei videogiochi
Archiviato settembre, ci dirigiamo verso l’autunno profondo. E come ogni anno arriva immancabile la nostra raccolta di titoli ideali per vivere a pieno l’atmosfera di Halloween. Su Nintendo Switch vi portiamo il caso di Moonscars, metroidvania abbastanza tosto (perché si muore molto), ma in grado di conquistare gli amanti delle trame gotiche. Con una pixel art retro, che non fa sconti ai dettagli più macabri e sanguinolenti, il gamer pilota una guerriera, Grey Irma, all’inizio dotata di una spada standard, ma che ben presto amplierà il vostro arsenale con armi devastanti che schianteranno i nemici contro parenti tappezzate di chiodi, facendo rimbalzare teschi ovunque.
Moonscars è stato sviluppato dallo studio moldavo Black Mermaid, che ha convinto il publisher Humble Games a buttare nella mischia un nuovo metroidvania che farà le gioie e i dolori dei gamer meno attrezzati ad affrontare titoli in cui si muore di continuo. Dalle tinte molto suolslike, Moonscars è un viaggio 2D in un mondo dove il nero e il grigio dominano lo spettro visivo. Pure il rosso del sangue ha la sua parte, così come gli effetti grafici delle nostre armi sulle ossa nemiche e sull’ambiente. Vedrete che esplosioni di pixel. L’aspetto della trama più originale è il fatto che la protagonista non è una guerriera qualsiasi: è fatta di argilla e il suo obiettivo è trovare risposte rispetto alla propria esistenza. Lo farà accompagnata da creature e figure misteriose, come un enorme e saggio gatto. A livello di animazioni, il combat system riesce inoltre a supplire a un elemento non da poco.
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Trovandoci in un ambiente bidimensionale, la strategia per finire gli avversari si limita spesso a saltare a destra e a sinistra, per evitare scatti e fendenti altrui. All’ennesima morte vi potreste scontrare con la frustrazione, ma il suggerimento è di dosare gli attacchi, senza andare soltanto di forza bruta. Non dimenticatevi del fatto che Moonscars è un RPG con un albero di sviluppo parecchio fitto e un menu di gioco in cui è necessario ambientarsi per affilare spade e quant’altro e potenziare il personaggio. Sbizzarritevi con armi a distanza, magie e preziose parate.
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Ad ogni morte, come insegna il genere, ritroveremo gli stessi nemici nelle stesse posizioni. Potrebbe essere una grande rottura, ma è anche un invito a sperimentare differenti soluzioni di attacco. Purtroppo i dialoghi sono in inglese e, per comprendere una storia non così telefonata, vi suggeriamo di farci attenzione. A livello di fluidità grafica non abbiamo riscontrato grossi problemi, se non in alcuni casi con piccoli cali di frame rate. Fortunatamente nelle fasi di combattimento – parecchio movimentate – non abbiamo riscontrato sbavature. A livello di sprite, i nemici non sono i classici demoni: troverete soldati di ogni tipo, ragni giganti e pipistrelli fulminei.
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La vita va giù alla svelta, soprattutto all’inizio. Su Switch, schiacciare il tasto L per riguadagnarla diventerà presto un automatismo. Gli spazi sono stretti ed è facile perdersi: la mappa aiuta, ma fino a un certo punto. Il backtracking è dunque un passaggio obbligato, che guarda caso vi riporterà ad affrontare avversari difficili da sorpassare (molti vi inseguiranno). Se siete in cerca di un titolo che vi possa accompagnare in queste settimane pre Halloween Moonscars non vi deluderà.