Un’avventura che rispetta i canoni, senza però aggiungere nulla di innovativo
Disponibile su PlayStation, Switch e PC, Mon-Yu è un videogioco del genere dungeon crawler, che mantiene una meccanica retro gaming. Una bella sfida nel 2023 per chi vuole scommettere sul divertimento usando un gameplay vecchio di qualche decennio. Sviluppato da Aksys Games, software house californiana, l’avventura è basata sull’esplorazione in prima persona di stanze attraverso spostamenti su caselle e su combattimenti a turni. Non l’esperienza più dinamica su piazza, ma sulla portatile di casa Nintendo è comunque un prodotto da valutare per chi ama uno stile di combattimento ragionato.
Tir na Balc è l’ambiente di gioco. Un nome che non trasmette immediatamente il fatto che si tratti della terra delle fate. Un giorno i Re Diavoli sono arrivati e hanno rubato ogni tesoro nascosto nella torre del Re Drago, trasformando questa imponente costruzione in una prigione. La trama, abbastanza banale, fa in realtà da sfondo a un’avventura che avrebbe meritato di più anche dal punto di vista del contenuto narrativo.
A livello grafico Mon-Yu è un titolo che strizza l’occhio agli appassionati di manga e anime, con protagonisti davvero ben disegnati, ciascuno con i propri poteri. La storyline è tuttavia appena accennata e si nota parecchio l’assenza di un budget importante alla base del progetto.
Mon-Yu ha preso un genere con una storia di prestigio alle spalle, ma non ha saputo introdurre meccaniche innovative. I combattimenti sono ripetitivi e, per quanto si riconosca un lavoro creativo sugli sprite dei nemici, l’offerta rimane al pelo della sufficienza. Come dungeon crawler manca poi l’aspetto di caratterizzazione delle stanze, che spesso si ripetono generando un senso di frustrante ripetitività. I dialoghi aiutano a conoscere meglio la storia e l’audio design si riduce a un tappeto musicale. Ultima nota: il prezzo è eccessivo.