La startup neozelandese dei fratelli Curry ci presenta un videogioco a dir poco speziato
Le nostre città stanno subendo, anche grazie ai fondi del PNRR, una rivoluzione notevole. Tra micro-mobilità elettrica, ciclabili ormai ovunque (o quasi), un maggior numero di mezzi pubblici, il modo di muoversi da un quartiere all’altro è oramai parecchio diverso rispetto a soli dieci anni fa. A tendere sarà sempre più green e, soprattutto, si dovrebbe evitare la congestione del traffico che purtroppo conosciamo bene, visto che diverse ore in coda, in entrata e in uscita dal lavoro, sono un appuntamento fisso per milioni di noi. Nell’attesa, mentre siamo bloccati in auto, possiamo tirare fuori i nostri Nintendo Switch per provare a risolvere i problemi delle città virtuali di Mini Motorways.
La recensione di Mini Motorways
Sviluppato dalla startup innovativa di Wellington (Nuova Zelanda) di Robert e Peter Curry, Dinosaur Polo Club, che nell’ambito videoludico s’è fatta conoscere con Mini Metro, Mini Motorways è stato uno dei giochi annunciati e subito distribuiti a margine del Nintendo Indie World di ieri, l’appuntamento bimestrale che il Colosso di Kyoto dedica alle software house indipendenti.
Chi ha giocato a Mini Metro si ritroverà subito a casa, visto che il gioco di fatto ne rappresenta una sua naturale espansione/evoluzione. Il concept alla base di questo frenetico puzzle game, nato per i sistemi in mobilità e successivamente approdato su PC via Steam, è semplicissimo: vi ritroverete alle prese con una città in costante crescita nella quale fioriranno nuove case e punti di interesse.
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Starà a voi collegare le prime alle seconde costruendo nuove strade. Non siamo ovviamente di fronte a un city builder come Sim City: la gestione della città, in rapida espansione, procederà in via automatica.
Il giocatore avrà il compito di collegare il punto A col punto B affidandosi a parametri meramente cromatici (rosa con rosa, giallo con giallo, azzurro con azzurro e così via). Il problema è che, se all’inizio gestire tutto è abbastanza facile, dopo qualche minuto la città avrà dimensioni tali che vi troverete a dover gestire una vera e propria ragnatela brulicante di mini-automobili che sfrecceranno in ogni direzione, aumentando la probabilità di incidenti. Inutile dire che il punteggio che vi sarà assegnato al termine della partita dipenderà proprio dal numero di giorni trascorsi prima di aver causato qualche brutto sinistro stradale.
Insomma, Mini Motorways è un’opera tanto essenziale (al pari dell’aspetto grafico) quanto frenetica e divertente, a patto di intenderla come giochino per occupare le pause. Non presenta infatti una profondità tale per essere considerato un titolo a tutto tondo, con cui intrattenersi per diverse ore consecutive. La sua formula, comunque, lo rende particolarmente adatto al Nintendo Switch, tanto più se siete soliti portarvi dietro l’ibrida nipponica e avete numerosi tempi morti da occupare nell’arco della giornata. Magari proprio mentre siete fermi nel traffico…