Dopo l’inciampo avuto con Corruption 2029, i ragazzi di The Beaderd Leadies riescono a superare il loro gioco di punta: Mutant Year Zero, confermandosi una software house da tenere d’occhio
Un mondo avvelenato dal miasma e popolato da esseri mostruosi, una donna imprigionata da salvare e un protagonista dal braccio magico, capace di manipolare oggetti… se tutto questo non vi sembra nuovo è solo perché il caso ha voluto che Miasma Chronicles uscisse in contemporanea con The Legend of Zelda – Tears of the Kingdom (qui la nostra recensione), ma non temete: al netto delle somiglianze di sinossi, i due videogiochi non potrebbero essere più distanti sul fronte ludico e soprattutto la produzione svedese non è affatto derivativa, confermandosi anzi uno degli strategici più originali e intriganti dell’ultimo periodo.
Miasma Chronicles, un gioco d’ampio respiro (nonostante i miasmi)
Sviluppato dai ragazzi di The Bearded Leadies, Miasma Chronicles è uno strategico alla XCOM 2 senza però limitarsi a scopiazzare l’opera di Firaxis Games, ma ne espande le caratteristiche, soprattutto sul fronte stealth, ampliando le possibilità e la libertà offerte al giocatore. Il risultato è una sorta di adventure con visuale isometrica, molto incentrato sull’esplorazione delle – splendide – ambientazioni che non rinchiude mai i combattimenti nei recinti invalicabili delle battaglie a scacchiera, consentendo all’utente di approcciarsi al gioco nella maniera che più predilige.
Detta così è difficile da capire: vi rimandiamo per questo al filmato pubblicato poco sopra che, meglio ti tante parole, permette di intuire le potenzialità del gioco, ora strutturato come uno strategico classico, ora capace di garantirci un divertimento da action puro (o quasi).
Leggi anche: Broken Lines, la pagina “inedita” della Seconda Guerra Mondiale. Uno strategico finanziato dall’UE
In questo modo, in tante occasioni avrete modo di affrontare i nemici come meglio credete: de visu, in un sistema che chiama in gioco la classica scacchiera e i combattimenti a turni, magari con l’accortezza di aver scelto una posizione ottimale prima di sferrare l’attacco, con tante coperture e su un rilievo rispetto agli avversarsi; stealth, per sfoltire le linee nemiche senza allarmare nessuno; oppure non ingaggiare proprio alcun combattimento e strisciare alle spalle degli esseri mutanti che affollano il mondo di New America, stravolto da un terribile inquinamento che ha raggiunto livelli tali da essere ormai vomitato letteralmente fuori dal nostro pianeta, imbevuto di metalli pesanti e sostanze altamente venefiche.
Insomma, Miasma Chronicles è convincente in tutte le sue molteplici sfaccettature: quella GdR, quella esplorativa e quella strategica. Non era scontato, visto che spesso videogame che osano tanto sul fronte ludico, innestando più meccaniche, quando sviluppati da software house piccine rischiano di essere né carne né pesce, invece il prodotto svedese sa tenere desta l’attenzione per la decina di ore che servono ad arrivare – se si procede speditamente – ai titoli di coda, che raddoppiano nel caso vogliate focalizzarvi anche sulle numerose side quest.
A livello estetico, poi, abbiamo per le mani uno degli strategici maggiormente particolareggiati e affrescati. Miasma Chronicles fa il massimo per raccontarsi e creare un universo virtuale credibile, che sia piacevole da viaggiare ed esplorare, nonostante sia post-apocalittico e letale a ogni piè sospinto. Le ambientazioni sono belle, grandi e dettagliate, i PNG numerosissimi e altrettanto caratterizzati. Forse avremmo preferito qualche mostriciattolo in più, o una trama un po’ più avvincente, ma si tratta davvero di voler essere puntigliosi, perché questo titolo svedese non ha vere e proprie mancanze. Ottimo lavoro.