Elefantopia ci svela un’innovazione nel genere su Nintendo
Ne abbiamo provati diversi e non sempre ci hanno entusiasmato. Ondate di nemici in arrivo, magari pure schermata fissa, e il nostro attacco in loop per salvare la postazione. Dopo un po’ è facile annoiarsi. Ci riferiamo ai titoli del genere tower defense. Di fronte a McDROID, prodotto indie disponibile su Nintendo Switch e sviluppato dal team Elefantopia (di stanza a Seattle), c’è però da fare una premessa, a cui seguirà il nostro giudizio. Il videogioco è frutto di un lavoro decennale: era il 2011 quando l’idea è sbocciata e nel 2014 il titolo è atterrato su Steam. Fino a che uno dei giocatori stessi, così hanno fatto sapere dalla startup, ha avanzato l’idea di proporre il salto su Nintendo Switch. Ed eccoci dunque a parlarne, con tutta l’ammirazione per l’impegno profuso in questi anni, per un prodotto che ha saputo mescolare i generi e rendere il gameplay di un tower defense decisamente più movimentato.
La storia di McDROID parla di un robot a quattro zampe – con il quale abbiamo subito empatizzato – e di una navicella spaziale, sua fedele compagna di viaggio. Entrambi sono imprigionati su un pianeta alieno. A prima vista sembra tutto verde e rigoglioso, ma dal terreno inizieranno presto a spuntare orribili creature. Sono parassiti alieni che tentano di danneggiarci. Il nostro compito è sia pilotare il contrattacco con un arsenale sempre più affilato ed esplosivo, sia rimboccarci le maniche e sparare noi stessi contro i nemici. L’esperienza in console è arricchita dalle risorse che dovremo raccogliere round dopo round per potenziarci e acquistare nuove armi.
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Disponibile in inglese, il videogioco è ispirato per bocca degli stessi sviluppatori, a R–Type e Dune 2. Il divertimento che abbiamo provato giocando a McDROID è dovuto a diversi elementi. Anzitutto la semplicità: non siamo di fronte a un titolo complesso e vi risulterà subito immediato il posizionamento delle armi sul terreno così come le meccaniche di attacco contro gli orribili nemici; tutto avviene in real time, con la comodità della visuale isometrica e una panoramica da generale; poi meritano assai le animazioni dei missili e dei colpi esplosi: vedere quei parassiti eliminati sotto una pioggia di proiettili con tanto di scia di fumo è stato un vero piacere.
Ma il gameplay non è fatto soltanto di scenari bellici. C’è anche un discreto spazio per coltivare fragole, la risorsa più importante su questo insolito pianeta. Seminate e raccogliete senza cullarvi troppo sugli allori: se i titoli del genere vi hanno insegnato qualcosa è che il tempismo è tutto e i frutti possono appassire alla svelta se non vengono colti al momento giusto. A livello grafico Elefantopia ha utilizzato il cel shading, senza concentrarsi troppo sul lavoro di fino: gli elementi di contorno non sono imperdibili, ma resta comunque divertente vivere in un ambiente vivo, dove ogni macchinario tecnologico pulsa.