Disponibile da qualche tempo su PC, l’opera prima dei ragazzi di Buddy System Games ondeggia ora selvaggiamente sulle capocce degli utenti Nintendo, Xbox One e Xbox Series X|S
Le software house indipendenti ci hanno abituato a viaggi in mondi onirici o in universi paralleli grotteschi e disturbati. Di norma, titoli del genere si limitano a presentare grafiche “malate”, situazioni eccentriche, personaggi esagerati e tematiche che non vengono mai sfiorate, per ovvie ragioni, dai blockbuster. Little Bug ci ha stupito positivamente perché, oltre a tutto questo, aggiunge anche un gameplay abbastanza peculiare e innovativo.
A spasso tra i (due) mondi di Little bug
Nell’opera prima di Buddy System Games (piccola curiosità, nel gioco è presente il gattino dall’occhio malconcio che è pure il logo della startup innovativa) prodotta da RedDeerGames ci si cala nei panni di Nyah, una bambina di appena 8 anni che, non si sa né come né perché, mentre sta tornando da scuola viene catapultata in una dimensione zeppa di spiriti parecchio infuriati (e anche inquietanti, ma questo va da sé).
Fin qui nulla di particolarmente nuovo, se non fosse che in questa dimensione parallela viene soccorsa da una misteriosa entità che di fatto diventerà tutt’uno con la giovanissima protagonista. E qui si scopre la peculiarità del gameplay: in Little Bug, infatti, controlleremo simultaneamente Nyah e il suo “spirito guida”.
Se avete giocato a Super Mario Galaxy (a proposito: qui la nostra recensione di Super Mario 3D-All Stars) siete facilitati, perché le meccaniche sono quelle viste nei livelli in cui abbondavano oggetti da puntare col Telecomando Wii e Mario vagava, in cerca di appigli, nello spazio. O, se volete, rimanda anche al sistema di puntamento della lingua di Yoshi in Super Mario Galaxy 2.
In pratica, Nyah può muoversi solo sul terreno di gioco, mentre il suo spirito, volando, è capace di andare più o meno ovunque, attraendola a sé e aprendo così la porta a diverse soluzioni ludiche davvero… ehr… attraenti che il più delle volte la vedranno la nostra giovanissima ma mai doma eroina volteggiare di liana in liana con la disinvoltura della figlia di Tarzan.
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Ma, rispetto ai tanti platform che prevedono di dondolare lungo corde e viticci, Little Bug vi chiede di gestire, in simultanea, sia il personaggio principale sia quello che le fa da appiglio, con una coordinazione che andrà crescendo perché i livelli, come potete intuire dal trailer, non tarderanno a farsi cattivelli.
In definitiva, per quanto la soluzione del controllo di due entità, dopo lo sbigottimento iniziale, alla lunga rischi di stancare, il level design permette comunque di appagare il proprio desiderio di nuove sfide sempre più toste. E nella sua semplicità, Little Bug si conferma un videogioco da recuperare, soprattutto se amate i platform e cercate qualche gustosa variazione sul tema.