Linky è un longboard ideato da quattro ragazzi italiani che può essere trasportato in uno zainetto. Su Mamacrowd ha già superato l’obiettivo minimo di 75 mila euro. Abbiamo intervistato il founder
Pesa solo 5 kg, ha 18 km di autonomia e 30 km/h di velocità di punta. Può affrontare salite fino al 10% con un carico di 100 kg e in 30 minuti si ricarica per l’85%. È Linky, il longboard (variante dello skateboard tradizionale, con tavola più lunga e larga) elettrico e pieghevole inventato da Paolo Pipponzi, Fabio De Minicis, Cristiano Nardi e Giovanni Laserra, quattro amici d’infanzia (tre ingegneri e un economista), tutti appassionati di viaggi e mobilità green.
Nel 2014, preso dalla volontà di creare un veicolo che consentisse di vivere la città più liberamente, Paolo butta giù i primi bozzetti e arriva con Fabio al prototipo finale. L’anno successivo viene depositato il brevetto sul meccanismo di piega di Linky, con validità in America, Cina e Europa. Il sistema garantisce resistenza fino a 100 kg, funzionalità di guida e facilità di utilizzo, con apertura e chiusura in sicurezza. Nel 2016 nasce la startup Linky Innovation srl, con l’obiettivo di diventare un brand di riferimento nel settore della mobilità green, partendo proprio da un longboard elettrico che potesse aumentare l’indipendenza negli spostamenti, con il massimo rispetto per l’ambiente.
“Durante i nostri viaggi nelle principali città europee – dice Paolo Pipponzi, Ceo della startup e team leader – eravamo stanchi di dover fare lunghe camminate su marciapiedi, salire sui mezzi pubblici affollati o spendere soldi nei taxi spesso imbottigliati in mezzo al traffico, stanchi di bici rubate, di scooter rumorosi e inquinanti, o di avere la preoccupazione di come tornare all’hotel quando la metropolitana chiudeva. Per questo abbiamo inventato Linky che, oltre a dotarci di una completa libertà di movimento, rispetta totalmente l’ambiente”.
Nell’anno di nascita della startup, è stata lanciata una campagna su Indiegogo che ha generato più di 250 mila euro e ha motivato il team a proseguire nel proprio percorso imprenditoriale. Nel 2017, è stata avviata la produzione, resa possibile anche grazie al supporto di 2 business angels (Rancilio Cube e Italian Retail), ed è avvenuta l’entrata nei mercati internazionali, in particolare Nord America, Giappone e Nord Europa. Nel 2018 sono stati venduti 700 pezzi di Linky in tutto il mondo, metà attraverso vendite online e l’altra tramite distributori presenti in Giappone, America, Inghilterra e Olanda.
Com’è fatto Linky
Il design di Linky è completamente italiano. Il prodotto ha subito una fase di sviluppo di circa 2 anni, durante cui sono state realizzate 5 generazioni di prototipi, funzionali all’ottimizzazione del longboard, in termini di resistenza e affidabilità. I materiali utilizzati sono fibre di carbonio e polimeri altoresistenziali, che ne garantiscono la leggerezza ed elevati standard prestazionali. Completano Linky alcune componenti hardware e software: batterie agli ioni di litio, un sistema di frenatura rigenerativo, un telecomando collegato via bluetooth e con cui azionare il longboard, un’app che fornisce informazioni sui km percorsi, quelli residui e la velocità. Linky viene venduto insieme ad uno zainetto, che può contenerlo una volta piegato, e può essere trasportato come bagaglio a mano in aereo, perché rispetta gli standard Iata.
La campagna su Mamacrowd
Il 17 gennaio Linky è sbarcato su Mamacrowd e l’obiettivo minimo di 75 mila è stato raggiunto e superato in soli 5 giorni. Ad oggi la campagna è arrivata a 120k. I fondi raccolti saranno utilizzati per ampliare le vendite nel corso del 2019, anche grazie alla creazione di una rete marketing internazionale, e per realizzare dei nuovi prodotti, come un monopattino elettrico, che possano essere utilizzati da una fascia d’età superiore e differente da quella di Linky (20-30 anni).