«Colombo non ipotizzava di scoprire un nuovo continente, ma voleva raggiungere le Indie circumnavigando la Terra, sulla base delle teorie di Galileo Galilei». Prima dello scoppio del caso Boccia – che da giorni domina il dibattito sulle difficoltà del governo – il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha collezionato una serie di gaffe, come appunto quando ha fatto confusione su Cristoforo Colombo: l’esploratore non conosceva le teorie di Galileo Galilei semplicemente perché quest’ultimo è nato decine di anni dopo la sua morte.
In queste ore la questione Boccia pone un problema per il governo, prossimo alla scrittura della Legge di Bilancio. Di seguito tutte le volte in cui si è parlato del ministro per via delle sue gaffe tra storia e geografia, con tanto di meme e sfottò sui social
Il ministro e la figuraccia allo Strega
Una delle gaffe più note che ha riguardato il ministro Sangiuliano risale all’estate 2023, quando durante la premiazione dello Strega – il più importante premio letterario in Italia – ha prima espresso il proprio apprezzamento per i libri finalisti, per i quali ha espresso un voto, per poi aggiungere che li avrebbe letti. La conduttrice, la comica Geppy Cucciari, ha fatto il resto come potete vedere nel video qui sotto.
Dove sta Time Square secondo Sangiuliano?
Proseguendo nella lista di figuracce del ministero della Cultura citiamo la volta in cui, sempre durante un evento pubblico, ha fatto confusione sui luoghi simbolo delle grandi città del mondo. Ha infatti detto che quando si pensa a Londra le persone si immaginano subito Time Square (che però sta a New York).
Cosa ha detto Sangiuliano su Dante
L’ex direttore del Tg2 si è poi lanciato in un’altra dichiarazione discutibile quando, era l’inizio del 2023, ha definito Dante Alighieri il fondatore del pensiero di destra in Italia. Sui social è stata l’ennesima occasione per dare libero sfogo ai meme.
Sangiuliano e il caso del post su Napoli
Prima dell’affare Boccia il caso più eclatante dell’estate 2024 riguardante il ministro è stato quello sul post social che, erroneamente, indicava l’età di Napoli in due secoli e mezzo. Nel 2025, però, la città celebrerà i 2500 anni dalla fondazione. Al di là della gaffe il ministro ha dato pubblicamente la colpa al proprio staff, dichiarando sui social di aver accettato le dimissioni del social media manager. Ma pure su queste ultime ha poi corretto il tiro.