Sammy Basso è morto all’età di 28 anni. Da tempo era diventato famoso e apprezzato in tutta Italia grazie al proprio attivismo e alla presenza sui social, dove raccontava la convivenza con la progeria, malattia genetica rara che causa l’invecchiamento precoce. «Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta – si legge in una nota -. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa. Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto». Come riporta la Rai, era il più longevo paziente al mondo affetto dalla sindrome della progeria di Hutchinson-Gilford.
Sammy Basso: il potere dei social
Nato il 1 dicembre 1995 a Schio, in provincia di Vicenza, Sammy ha saputo trasformare la propria condizione in un esempio di coraggio e determinazione, diventando simbolo di resilienza e una voce potente per la ricerca scientifica. Il ruolo dei social è stato centrale nella sua vita e nel suo impegno di sensibilizzazione. Attraverso piattaforme come Instagram e Facebook, Sammy Basso ha condiviso la propria quotidianità, le sfide legate alla malattia e i progressi della ricerca.
Si era laureato in Scienze naturali e Molecular Biology all’Università di Padova. Nel 2019 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo aveva nominato Cavaliere della Repubblica. Tra le sue passioni quella per Tolkien, l’autore de Il Signore degli Anelli. Nel 2023 ha pubblicato il libro Antenorea. Il Consigliere di Priamo.