L’Unione Europea prosegue le proprie attività di controllo sulle pratiche delle Big Tech americane. Nelle scorse ore Bruxelles ha formalmente accusato Meta di violazione del Digital Markets Act (DMA): secondo la Commissione guidata da Ursula von der Leyen il colosso di Menlo Park viola l’articolo 5 del testo che regola i mercati digitali nel vecchio continente. Come lamenta Bruxelles, agli utenti delle piattaforme Meta – come Facebook e Instagram – non viene data una terza opzione, ma soltanto due rispetto alla fruizione con o senza pubblicità.
Paga o acconsenti: cosa significa?
Il Commissario al Mercato Interno Breton, sempre molto attivo sui social, ha postato su X la propria riflessione, spiegando che Meta avrebbe costretto milioni di utenti in Europa alla scelta “paga o acconsenti”. Si spiega così questo bivio: le persone possono pagare per una versione senza pubblicità delle piattaforme, oppure stare su Facebook e Instagram e sorbirsi gli annunci nel feed. Secondo il DMA ci dovrebbe però essere una terza opzione, equivalente nella fruizione ma meno personalizzata. La modalità paga o acconsenti viola dunque le attuali norme.
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Se al termine dell’inchiesta – nel 2025 – Meta sarà ritenuta colpevole potrebbe essere multata con una cifra che raggiunge il 10% del suo fatturato annuale: come si legge su The Verge la cifra supererebbe al momento i 13 miliardi di dollari. Nei mesi scorsi la presidente von der Leyen aveva detto in merito all’inchiesta riguardo a Meta che «le grandi piattaforme digitali devono essere all’altezza dei loro obblighi».