L’astio di Musk nei confronti dei bot su X risale a quando l’imprenditore sudafricano ancora non aveva acquisito Twitter. Dopo quel deal da 44 miliardi di dollari – era l’autunno 2022 – il Ceo di Tesla resta infastidito dalla presenza di account falsi sulla piattaforma e nelle scorse ore è tornato sull’argomento: in una risposta a un follower, ha detto che chiedere il pagamento di una piccola tariffa ai nuovi utenti che decidono di iscriversi sarebbe l’unica soluzione. Pagando una cifra al momento non nota potranno postare. Dopo tre mesi di mini abbonamento non dovranno più sborsare nulla.
Musk contro i bot
Una delle prime battaglie che Musk ha voluto impostare dopo aver comprato Twitter è stata quella di dare la caccia a tutti i bot. Dal suo punto di vista gli ex proprietari non gli avevano neppure fornito le informazioni corrette sull’effettivo numero di account falsi che popolano il social (ragione per cui si era sfilato dall’accordo in un primo momento). Da allora, la strategia di soluzioni a pagamento è stata quella più percorsa dall’imprenditore su X. Al momento non è chiaro quando questa politica verrà introdotta, ma i precedenti ci sono.
Nel 2023 X ha infatti iniziato a richiedere il pagamento di un dollaro all’anno in Nuova Zelanda e nelle Filippine per tutti i nuovi account che non richiedono la spunta blu (ovvero non pagano l’abbonamento). X resta una piattaforma centrale nel dibattito pubblico, soprattutto se si pensa a quanto è utilizzata da capi di Stato, presidenti e organizzazioni internazionali. D’altra parte il social non si è ancora trasformato in quella everything app sul modello cinese di WeChat. Un primo assaggio è stato dato di recente: chi paga l’abbonamento mensile per X Premium – 8 dollari – può accedere al software di AI Grok.