«Appena sentono la voce dell’uomo scappano terrorizzati. Lo ha dimostrato uno studio condotto di recente in Africa. Hanno posizionato delle casse che trasmettevano suoni di città e la voce delle persone». Perfino il regno degli animali è vittima delle fake news, con tante persone poco o male informate su rischi da evitare e sui comportamenti da assumere nelle situazioni più disparate. «Ogni anno vengono uccisi moltissimi squali per farci la zuppa, mentre gli attacchi all’uomo sono pochissimi». Selina Mao, 28 anni, è SeliNature sui social, dove tra Instagram e altre piattaforme ha iniziato la sua carriera da content creator in qualità di naturalista.
In questa intervista a StartupItalia Selina Mao ci ha raccontato il suo percorso, fatto di grande attenzione ai dettagli, soprattutto alle copertine di video e Reel. «Come ti presenti è importante. Bisogna avere qualcosa che ti identifichi. Alla fine ho trovato qual era l’atmosfera che volevo creare. Leggera e giocosa». Dunque grafiche, colori, scritte ordinate e mai urlate. Scrollando Instagram sembra di sfogliare un libro per bambini, anche se non è mai troppo tardi per imparare qualcosa di nuovo su natura e animali.
Selina Mao, come è diventata SeliNature?
C’è chi quel che vuol fare da grande lo scopre, appunto, da grande. E chi invece fin da piccolino si sente destinato al lavoro dei sogni. «All’asilo ricordo che ci era venuta a trovare questa biologa marina. Ci ha parlato di balene e delfini e ne ero rimasta affascinata. Cresciuta, ho iniziato a fare bird watching e avvistamento di cetacei. Ho studiato Scienze naturali a Torino, ma poi ho scoperto che patisco il mal di mare».
Selina Mao non ha però voltato le spalle alla natura, ha semplicemente aggiustato la bussola per capire come coltivare quella passione, sulla terraferma. «Purtroppo ho dovuto interrompere il percorso da biologa marina. Dopo la laurea c’è stato un attimo in cui non sapevo cosa fare». Partendo da zero, ha deciso di buttarsi in un altro mare, quello dei social, per fare divulgazione sulle materie che l’appassionano. Animali e natura.
SeliNature è stata lanciata come pagina nell’ottobre 2023. «C’era il limite dei 30 secondi a video su Instagram. Facevo contenuti abbottonati, terribili, senza uno stile predefinito». Così ci ha lavorato, dedicandoci tempo e risorse, evitando quella frettolosità che, magari all’inizio, travolge chi sogna di fare il content creator e di esplodere al volo con il video che va virale.
Fare teatro aiuta a diventare content creator?
C’è chi non ha difficoltà particolari nel parlare in pubblico o davanti a un obiettivo. Per le altre persone nulla è perduto. «Faccio teatro. Mio papà è attore amatoriale da moltissimi anni. Non ho paura a metterci la faccia». Una sicurezza che spesso scaturisce dal fatto di avere qualcosa da dire, a cui si tiene particolarmente.
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«Per il momento il mio progetto è un grosso investimento. I primi sei mesi ho viaggiato tanto: sono state 50 giorni tra Vietnam, Giappone e Mozambico. Ho voluto creare connessioni». E a chi si ispira quando pensa al suo lavoro di divulgatrice? «Sicuramente una delle persone che mi ha influenzato è Barbascura, perché è stato il primo a dare il via a certi contenuti». Poi ovviamente non mancano riferimenti ai mostri sacri come Piero Angela, capostipite di generazioni di persone appassionate al sapere inteso come patrimonio da condividere.
Per SeliNature è presto per capire che direzione prenderà il futuro. Senz’altro l’investimento sui contenuti sta facendo crescere la sua nicchia, composta da un pubblico eterogeneo, di grandi e piccoli. «L’ho imparato da teatro: per comunicare devi giocare. Funziona se ti diverti. La divulgazione proprio per questo è importante: per evitare i sensazionalismi». Prossima fermata YouTube? «Ci sto lavorando».