Notti insonni, luci accese fino all’alba e tanta, troppa stanchezza: i temibili insetti tormentano gli italiani. C’è poco da stare allegri: temperature alte e piogge tropicali peggiorano la situazione
Cosa accomuna Aosta, Cuneo, Isernia, Sondrio, Campobasso, Ragusa e Cosenza? Qual è il filo rosso che lega capoluoghi di provincia apparentemente così distanti per geografia e abitudini? La risposta è insolita: sono tra le zone, in Italia, meno infestate dalle zanzare. Un primato che, in tempi di notti insonni e ronzii lancinanti, può persino trasformarsi in leva turistica per chi si salva.
Una mappa delle zanzare sempre aggiornata
La mappa delle zanzare in Italia è stata, come tutti gli anni, realizzata da Vape a inizio estate e viene costantemente aggiornata dalla società. Diciamolo subito: il clima quasi tropicale di queste settimane non ha aiutato. C’è poco da essere sollevati, le notizie non sono confortanti.
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Tutto il territorio nazionale, con l’eccezione delle aree segnalate, è infestato dal temibile insetto. Diventato, nel corso degli anni, capace di trasmettere il West Nile Virus, di solito innocuo ma potenzialmente letale per chi è già fortemente debilitato.
Mappa zanzare: un podio poco invidiabile
Il record negativo per il mese di agosto, secondo Vape, spetterebbe all’Abruzzo. “Le analisi – afferma l’azienda – dimostrano una crescita del 21%, percentuale che colloca la regione nel punto più ad alto rischio infestazione della classifica”. Seguono Campania e Lombardia, quest’ultima con la lodevole eccezione della provincia di Sondrio. Dove, pare, si possono dormire sonni tranquilli.
L’azienda, ad ogni modo, precisa che non si tratta di rilevazioni ma di previsioni basate su una serie di valori prevalentemente meteo-climatici (come, ad esempio, pioggia, temperatura, umidità). I dati vengono, poi, elaborati attraverso un modello matematico. Un po’ come il meteo.
La mappa zanzare 2019 realizzata da Vape
Turismo anti – zanzare
Leggendo il bollettino puntualmente aggiornato, per esempio, si scopre che:
Puglia
In Puglia la situazione permane nella fase di alta densità con il 15% di crescita della popolazione di zanzare
Sicilia
Anche questa regione si mantiene su un livello alto di crescita con un +13%
Veneto
Il Veneto segna un valore di crescita del 12% mantenendosi nella media
Quali sono gli individui preferiti dalle zanzare?
Gli scienziati hanno cercato di capire chi è più esposto al rischio-puntura. Pare che il “pasto” preferito dalle femmine (sono loro le responsabili degli attacchi) sia costituito dagli individui di gruppo sanguigno 0 e da quelli che producono più anidride carbonica, come persone in sovrappeso e donne incinte.
Cattive notizie, purtroppo, per chi fa sport: gli insetti fiutano l’acido lattico e si avvicinano in massa, come avrà sperimentato chi non rinuncia alla corsetta quotidiana anche in queste settimane di caldo torrido. Ma conta parecchio anche la genetica: un individuo su dieci, pare, risulterebbe particolarmente succulento per le zanzare.
La principale spinta alla riproduzione arriva dalla temperatura atmosferica. Ma come proteggersi? Innanzitutto, occhio ai ristagni d’acqua: sottovasi, innaffiatoi e giochi per bambini possono diventare veri e propri focolai, e vanno svuotati e asciugati con cura. La tecnologia aiuta ma non immunizza: fornelletti e lozioni possono essere utili, ma non risolvono il problema. La soluzione più efficace? Le vecchie zanzariere. In casa, e facendo attenzione a non lasciare spiragli, si può stare al sicuro. Con buona pace delle tanto sospirate serate estive.