Realizzata da una startup italiana, ottenuta dalla plastica riciclata, dotata di sensori, può essere applicata su qualunque tipo di manto stradale e ha già conquistato l’attenzione delle più grandi città italiane
Un’idea green per sostanza e funzionalità, modulare e intelligente: mOOve è il sistema dedicato alla mobilità leggera pensato dalla startup milanese REVO, vincitore della 2° edizione di IDEA – Innovation Dream Engineering Award, il concorso dedicato agli innovatori promosso dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano.
Che cos’è mOOve?
Che mOOve sia un progetto ricco di potenziali ricadute positive per qualunque città o territorio e, più in generale, per l’ambiente in cui viviamo, lo si intuisce subito. È una pista ciclabile modulare e prefabbricata ottenuta dal riciclo dei più comuni polimeri di plastica.
Adatta a qualsiasi tipologia di terreno, non richiede interventi di sostituzione del fondo o scavo. È poi dotata di illuminazione integrata e di sensori in grado di raccogliere e trasmettere anche informazioni ambientali su qualità dell’aria e inquinamento. Un sistema brevettato, che sembra avere già conquistato l’attenzione di diverse grandi città italiane.
Perché è ecosostenibile
Marco Lucci di REVO ci ha spiegato il progetto ecosostenibile in ogni dettaglio. Partendo dalla materia prima che ha due destinazioni, da una parte la struttura portante e dall’altra il tappeto della superficie ciclabile. “Per la prima non servono tipologie particolari di polimeri, cosa che ci permette di limitare i costi e selezionare più agilmente il materiale plastico, estremamente comune”.
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…E tutta italiana
“Per il tappeto invece usiamo un mix di termopolimeri riciclati e il polverino di gomma ottenuto dagli pneumatici usati. I nostri fornitori sono solo italiani e vorremmo continuare così, utilizzando i trasformatori del nostro paese che contribuiscono e rendono possibile il riutilizzo intelligente delle materie plastiche che tutti noi quotidianamente produciamo”.
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Una volta costruita, la pista ciclabile si fissa direttamente a qualsiasi tipo di terreno esistente – anche sampietrini e asfalti in condizioni non ottimali. “Questo è un grande vantaggio per le amministrazioni, che risparmiano tempo e denaro, ma non solo: se necessario i moduli possono essere spostati su strade e percorsi alternativi e i sensori di consumo e usura installati nella struttura comunicano i dati dei tratti di superficie che rischiano di rompersi o sono danneggiati, limitando il rischio anche per i ciclisti”.
Una ciclabile intelligente
L’impatto ambientale risulta enormemente inferiore rispetto alle ciclabili tradizionali anche per il rispetto del contesto urbano e della fauna locale grazie ad un sistema di illuminazione integrato ed elettronicamente controllato che si autoregola in base al momento della giornata e alla luce naturale ma anche in base al passaggio dei ciclisti.
“In caso di assenza di ciclisti i led abbassano l’intensità o si spengono, riattivandosi anche con una sola bicicletta in transito, per anticiparne il passaggio con una “bolla” luminosa, contenendo anche lo spreco energetico”.
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Sono molti i dati che mOOve è in grado di trasmettere, moltiplicando anche le possibilità di utilizzo di informazioni preziose. Per esempio, la manutenzione predittiva ma anche “Il traffico sulla linea, che potrebbe interessare anche applicazioni terze come Google Maps” spiega Lucci.
Capta le polveri sottili nell’aria
I sensori raccolgono anche temperatura ambientale, pressione, umidità e soprattutto la concentrazione delle polveri sottili, per un monitoraggio completo anche su lunghi tratti.
mOOve è destinato a tutte le città che stanno riscoprendo la mobilità sostenibile. Inoltre, sta dimostrando di essere particolarmente incentivante anche per i grandi centri che cercano soluzioni agili. “Stiamo già iniziando a lavorare con alcune città in Italia che hanno una rete molto estesa di piste ciclabili”. “Non ci aspettavamo – ammettono da Revo – questo successo e ne siamo molto felici, ci spinge a continuare a migliorare il prodotto sotto ogni aspetto”.
Tra i finalisti della seconda edizione di Idea – Innovation Dream Engineering Award 2019 anche le startup ReRubber, Indacode, ONYAX e OSPlace. Con il primo premio, REVO si è aggiudicata la partecipazione a SMAU 2019 a Milano dal 22 al 24 ottobre. Non solo. Anche la partecipazione in qualità di VIP alla 9ᵃ edizione della Fiera di Parma 2019 SPS IPC Drives Italia dal 28 al 30 maggio. Inoltre, 50 ore di formazione con la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano (FOIM) e supporto per lo sviluppo del progetto imprenditoriale.