I dati attendono solo la conferma del Ministero dei Trasporti. Il primo quadrimestre ha fatto registrare una perdita di 360mila veicoli
Il primo paese ad accusare il crollo delle immatricolazioni era stata la Cina in febbraio: -80%. Dopo due mesi di lockdown è arrivato anche il turno dell’Italia: quarantena, isolamento e misure restrittive hanno di fatto desertificato il mercato delle quattro ruote in aprile. Si parla di un -97,5% di veicoli immatricolati, ovvero 171mila automobili in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il paragone è impietoso: appena 4.209 mezzi rispetto ai 174.925 del 2019. I dati dovrebbero essere confermati anche dal Ministero dei Trasporti in queste prime ore della Fase 2.
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Immatricolazioni aprile: 1 su 8 è elettrica
La proporzione è fatta su un numero di automobili davvero esiguo, ma potrebbe comunque valere come timido segnale di una evoluzione del mercato anche in Italia, dove l’elettrico deve ancora farsi strada. In aprile sono state 500 le immatricolazioni di auto elettriche. Difficile però festeggiare in un settore che – come tanti – sta facendo i conti con gli effetti del lockdown e della pandemia. Il primo quadrimestre del 2020 in Italia ha infatti fatto registrare un drammatico -51%, ovvero -360mila veicoli rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
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La situazione non riguarda soltanto l’Italia: a fotografare la crisi dell’automotive in Europa ci ha pensato l’ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association) che ha pubblicato una mappa interattiva sul proprio sito, dove è visibile – paese per paese – l’impatto del Covid 19 sul mercato. Resterà ora da vedere quanto forte sarà il rimbalzo del settore in Italia, ora che prende il via la cosiddetta Fase 2, quella della «convivenza con il virus» (come ha spiegato il premier Conte). I presupposti non sono comunque generosi con il nostro paese: ci aspetterebbe la crisi peggiore di sempre.