Con un fatturato di oltre 4,5 milioni è tra le più promettenti startup italiane di ristorazione. Oltre all’attenzione per i social, dedica molta cura al sociale
Un buon piatto di pasta fresca fatta a mano, un gruppo di amici e un’atmosfera casalinga e conviviale: questi sono i tre ingredienti che Miscusi, startup italiana di ristoranti con pastificio annesso, ha saputo ben amalgamare e servire ai suoi clienti. Il tutto condito con una buona capacità di comunicazione sui social network e prezzi accessibili. Così, in due anni, Miscusi tocca quota 5 locali a Milano e vede l’avvicinarsi della data di apertura, prevista nei prossimi due mesi, di altri quattro ristoranti nel Nord Italia. Ma c’è di più. Di recente, infatti, la startup ha incassato 5 milioni di euro di capitali per la crescita, con ruolo da lead investor da parte del fondo di venture capital MIP (Milano Investment Partners).
Il valore sociale di Miscusi
Nata da due giovanissimi, Filippo Mottolese e Alberto Cartasegna, entrambi classe ’89 e compagni di Università, Miscusi conta 70.000 clienti al mese, un fatturato complessivo superiore ai 4,5 milioni di euro, e, per il 2019, punta a raggiungere la doppia cifra. Dopo la laurea, Alberto vola a Berlino con il compito di portare Helpling nel mercato italiano e spagnolo. Filippo, invece, resta in Italia e lancia “TOM: The Ordinary Market”. Il secondo da sempre appassionato del settore ristorazione; il primo attento studioso del mondo del food retail: le due strade tornano ed incrociarsi e prende forma Miscusi.
“L’idea di dare questo nome alla nostra attività nasce in chiave ironica – racconta Alberto – Ho vissuto per molto tempo in America, e quando un italiano entra nei locali “Mi scusi” è un cliché con il quale viene identificato: sinonimo di gentilezza e gestualità tipicamente made in Italy. Perciò, “Miscusi”, per me rappresenta l’immagine dell’italiano visto da occhi stranieri, in una prospettiva autentica del nostro paese”. Segue, infatti, l’autenticità e il rispetto delle tradizioni Miscusi, in chiave contemporanea e social. Un buon piatto preparato a mano dai pastai, condito con sugo fresco; la giusta compagnia, un ambiente minimal ma allo stesso tempo conviviale e casereccio sono le carte che la giovane startup ha messo assieme. Valori sociali quali l’accoglienza e l’inclusività distinguono il brand. “A Natale abbiamo chiuso tutti i nostri locali milanesi, eccetto quello di Isola – rivela Alberto – Qui, il 25 dicembre, noi con le nostre famiglie, in collaborazione con altre associazioni locali, abbiamo organizzato un pranzo di beneficenza per circa 150 persone. Tra queste, molti erano anziani soli; ma anche minori con i tutori e rifugiati. È stata un’esperienza molto emozionante, sia per noi che per i nostri ospiti, e l’occasione giusta per lanciare un messaggio di inclusione e convivialità. Replicheremo, sicuramente, quest’anno”.
Il progetto in collaborazione con Onde Alte
Per organizzare il pranzo di Natale, i ragazzi di Miscusi si sono affidati alla startup a vocazione sociale Onde Alte di Massimiliano Ventimiglia. “Li abbiamo aiutati a concretizzare il loro desiderio – racconta a StartupItalia Giulia Pezzato, che si è occupata in prima persona dell’evento -, ovvero programmare una giornata particolare, aperta a tutte le persone che lo avrebbero trascorse da sole, in modo da recuperare lo spirito genuino della festività”.
“Ci siamo rivolti a sei associazioni attive sul territorio milanese – continua Giulia – ovvero: Opera Cardinal Ferrari, Associazione Seneca, Fondazione Somaschi, Fondazione Progetto Arca, Cooperativa La Strada e Cooperativa Farsi Prossimo per comunicare l’iniziativa e superare la diffidenza delle persone che volevamo invitare. Tutte le realtà hanno aderito con un entusiasmo inatteso, felici di partecipare a un progetto che andasse ben oltre la solita mensa e provasse a creare un’atmosfera calda e famigliare”. “È stato un successo – concludono da Onde Alte – Il parente di uno degli organizzatori si è anche travestito da Babbo Natale e ha consegnato i regali ai bambini presenti”.
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Per il 2019, Alberto e Filippo hanno anche un altro progetto in ballo: “Memoria della pasta“. “Un’iniziativa volta al mantenimento della tradizione della pasta italiana riscoperta in chiave contemporanea“, svela a StartupItalia Alberto. Secondo i due ragazzi, la chiave sta nel riuscire a comunicare quel clima di festa e gioia delle tavolate di una volta, dando valore alle tradizioni ma traslandole in un’ottica più moderna, adatta ai millennials: target principale di Miscusi.
La potenza dei social
“I social sono stati essenziali nella comunicazione del nostra mission e dei valori sociali dietro al nostro brand – commenta Filippo – Online interagiamo tramite diversi canali, anche se quelli che vanno per la maggiore si confermano Instagram e Facebook, che contano, rispettivamente, 35.500 e 34.600 followers. Il nostro target è, sì, trasversale, ma si riconosce soprattutto nei millennials”.
Pertanto, in questo caso, sapere comunicare il brand a colpi di like e cuoricini, può davvero fare la differenza. “Ben il 30% dei nostri clienti ha dichiarato di essere entrato in contatto con noi proprio tramite i social“, commenta Filippo. Ma nel mondo di Miscusi non ci sono soltanto Instagram e Facebook. “Stiamo implementando anche la nostra pagina LinkedIn, già attiva per employer branding e recruiting, oltre a quella di Pinterest. L’idea è di proseguire in queste direzioni, affiancando anche una comunicazione video su Youtube. Essenziale resta il nostro sito, dove, nella sezione Giornale, veicoliamo contenuti, idee e proposte in linea con il nostro valore sociale”, conclude Filippo.