La strategia del sindaco Sala per la città. Ciclabili, tecnologia e centralità dei quartieri
Prima della pandemia sembrava che Milano stesse seguendo una via in discesa, senza ostacoli, verso ogni forma di successo. Eventi, le Olimpiadi invernali nel 2026 in arrivo, gli investimenti a non finire, le università che scalavano i ranking mondiali. Poi il coronavirus ha stravolto i piani. Nella seconda ondata la città ha sofferto: tra il primo marzo e il 30 settembre sono morte più di 11mila persone con più di 85 anni secondo i dati Istat; oltre al dramma dei decessi, le attività commerciali e le aziende hanno sofferto l’introduzione massiccia dello smart working, che ha sottratto a ristoranti e bar centinaia di migliaia di pendolari quotidiani. Come sarà il futuro? Stando al sindaco Beppe Sala, che poche settimane fa ha annunciato la sua ricandidatura per un secondo mandato, la città dovrà ruotare attorno ai quartieri. Sarà una città con più centri.
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Milano: la forza dei quartieri
In un’intervista al Corriere della Sera Sala ha spiegato che per Milano immagina un futuro in cui tutti potranno trovare tutto a pochi passi da casa. «Noi crediamo nella città in 15 minuti», ha dichiarato il primo cittadino. La prima città europea a sventolare questa bandiera – che significa mobilità sostenibile, vitalità dei quartieri e infrastrutture efficienti – è stata Parigi. La sindaca Anna Hidalgo si è infatti aggiudicata la riconferma puntando su un modello analogo. Questo richiederebbe sforzi continui sul trasporto pubblico – a gennaio inaugura il primo tratto della nuova M4 – su nuove ciclabili e su disincentivi all’utilizzo dell’auto.
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Sala cita Musk
Tra gli aspetti curiosi dell’intervista di Beppe Sala c’è il riferimento esplicito a Elon Musk, il CEO di SpaceX, che di recente ha annunciato l’intenzione di investire il proprio patrimonio – è il secondo uomo più ricco al mondo – per costruire una città sul Pianeta rosso. «Le città non sono al tramonto – ha spiegato – la forma città è talmente significativa in questa era di transizione, che Elon Musk ha annunciato di avere venduto molte delle sue proprietà proprio per concentrarsi sul progetto di una città da fondare su Marte».
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Milano ciclabile
Il sindaco non ha citato a caso Elon Musk, uno degli imprenditori più impegnati nel settore della tecnologia e della nuova mobilità. Milano continuerà ad investire in questi settori. Sugli spostamenti la città si è distinta per la realizzazione di diverse piste ciclabili di emergenza nei mesi scorsi, come misura per incentivare le persone a non utilizzare l’auto visti gli ingressi contingentati sui mezzi pubblici. «In primavera – ha spiegato Sala – arriveremo a superare i 300 chilometri di piste. Abbiamo accelerato per via delle limitazioni del trasporto pubblico. Vorrei chiarire la nostra strategia. Il disegno delle piste si sviluppa in tre direzioni: una diffusione radiale da e per il centro, un primo anello sulla Cerchia dei Navigli, un secondo anello sulla Cerchia della 90-91».
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E poi c’è il verde. Milano da anni investe sui polmoni cittadini, inaugurando parchi e zone proibite alle auto. A StartupItalia l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran, aveva commentato il progetto dei giardini pensili per contrastare le isole di calore che, soprattutto in estate, peggiorano la qualità della vita. «Milano – ci aveva detto – oggi vanta già un milione di metri quadri di tetti verdi. Da un nostro studio emerge che potrebbero diventare 12 milioni senza alcun investimento, ma soltanto piantando piante».