Proprio mentre prendeva corpo l’affascinante teoria che lo Straniero e l’Oscuro Stregone fossero in realtà i due Istari “ignorati” da Tolkien, ovvero Morinehtar (o Alatar) e Rómestámo (o Pallando), l’ultimo episodio de Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere (“Lui dov’è?”) va in tutt’altra direzione, rafforzando la tesi più ovvia e banale, ovvero che lo Straniero sia Gandalf.
Lo Straniero è Gandalf? I nuovi indizi
Il primo arriva già all’inizio della puntata. Lo Straniero e Tom Bombadil sono nel “salotto” di quest’ultimo e il curioso personaggio che pare sempre più destinato a diventare il mentore di Gandalf accenna più volte al “fuoco segreto”.
«Il fuoco segreto bisbiglia cose se abbiamo orecchie per sentire», dice Tom, quindi lo Straniero gli chiede con insistenza come possa imparare a dominare il suo potere «per combattere contro l’oscurità.»
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Non è la prima volta che gli showrunner di Amazon si concentrano sulle abilità di Tom di manipolare il fuoco, ma è un inedito che venga chiamato “fuoco segreto”. Perché è importante? Perché sarà Gandalf, incontrando il Balrog di Moria, a esclamare queste precise parole: «Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la fiamma di Anor. Non puoi passare. A nulla ti servirà il fuoco oscuro, fiamma di Udûn. Torna nell’Ombra! Non puoi passare».
Cos’è il Fuoco segreto?
Secondo la cosmogonia e l’escatologia di Tolkien, tutto ha avuto inizio col Fuoco segreto in quanto essenza divina di Eru Ilúvatar, il Giove del pantheon dell’Arda, colui che si servì di queste fiamme per animare le creature che plasmò. Lo stesso Melkor, il Valar malvagio servito da Sauron, bramava il potere della Fiamma Imperitura.
Gandalf insomma serve ciò che rappresenta Eru Ilúvatar e il suo principale dono fatto agli Uomini, agli Elfi e ai Nani: il Fuoco segreto che li ha resi vivi ma anche liberi di scegliere e di compiere il proprio destino, non meri fantocci nelle mani dei Valar.
Una frase già sentita
Ma il Fuoco segreto non è il solo indizio. In un altro dialogo tra lo Straniero e Tom questi gli dice: «Molti che muoiono meritano la vita, molti che vivono meritano la morte, chi sei tu per darla a loro?». Inutile dire che il riferimento è a una delle frasi emblematiche che Gandalf pronuncia ne La Compagnia dell’Anello, riferendosi alla sorte di Gollum: «Molti tra i vivi meritano la morte. E parecchi che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi: sappi che nemmeno i più saggi possono vedere tutte le conseguenze».
Insomma, con l’ultimo episodio si rafforza l’ipotesi, che vi avevamo già descritto, che lo Straniero, perennemente ammantato da un panno grigio, sia destinato a diventare il “Grigio pellegrino” amico degli Hobbit. E, con ogni probabilità, Tom gli farà anche dono del cappello a punta che porta. Resta invece misteriosa l’identità dell’Oscuro Stregone: in tanti nel Web pensano sia Saruman, ma noi continuiamo a credere possa trattarsi di uno dei Nazgul. E voi, invece, che ne pensate?