L’allarme lanciato dagli scienziati di 130 Paesi riuniti a Parigi. Per molti potremmo essere di fronte alla sesta grande estinzione di massa del pianeta. La prima causata dall’uomo
Non siamo ancora ai livelli catastrofici delle cinque grandi estinzioni che hanno rischiato di mettere la parola “fine” alla corsa della vita sulla terra, ma le notizie che arrivano dagli scienziati non sono comunque buone. Secondo infatti l’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES), ovvero la Piattaforma intergovernativa dell’ONU per la biodiversità e i servizi ecosistemici che si è riunita a Parigi, una specie su otto rischia l’estinzione.
Sotto la scure dell’estinzione un milione di specie
Non si tratta esattamente di numeri piccoli: un milione di specie animali e vegetali sono sotto la spada di Damocle dell’estinzione. Queste, almeno, le previsioni contenute nel report che gli esperti dei 130 Paesi presenti ai lavori dell’IPBES hanno redatto, al termine di tre anni di studi, registrando l’accelerazione impressa – probabilmente dall’attività umana – a un processo inevitabile, naturale ma mai così celere.
Prepariamoci a salutare l’orso marsicano
E non si creda che queste specie sull’uscio dell’estinzione siano solo gli animali della savana, della giungla o i panda. Molto ricorrenti quando si parla del modo in cui l’uomo sta mettendo a rischio milioni di esemplari. Anche il nostro Paese, infatti, rischia di dire “addio” ad alcuni suoi storici protagonisti.
Secondo un dossier del WWF, in Italia potrebbe scomparire il Gipeto (avvoltoio in realtà estinto nel ’69, con pochissimi esemplari reintrodotti nel 1986), l’aquila del Bonelli (ormai ridotta a 40 coppie che nidificano in Sicilia, spesso gli esemplari vengono venduti dai bracconieri a 10mila euro a capo), la lucertola delle Eolie (ne sopravvivono meno di 1000 esemplari) o l’orso marsicano. A soffrire parecchio, è tristemente noto e ne abbiamo parlato più volte qui su Impact, anche api e farfalle.
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Specie a rischio nelle Americhe
Nelle Americhe sono a rischio il lupo rosso (ne sopravvivono meno di 150 esemplari in Nord Carolina), il bradipo pigmeo di Panama (scoperto nel 2001, già a rischio), la focena del Golfo di California (piccoli cetacei la cui popolazione conta ormai meno di 30 esemplari nel Pacifico) e il pappagallo ara golablu.
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Specie a rischio in Asia
Chiudiamo questa triste rassegna con le specie minacciate in Asia: vanno dal pangolino cinese al leopardo dell’Amur. Dal cavallo di Przewalski al kouprey fino ad arrivare al rinoceronte di Sumatra.
E se sono ancora in tanti a non credere ai danni che stiamo facendo al pianeta (dopo aver dato della “rompiballe” a Greta Thunberg, ieri Libero ha titolato: “Riscaldamento del pianeta? Ma se fa freddo”), sempre più scienziati sostengono ormai che siamo agli albori di una sesta grande estinzione di massa. La prima causata dall’uomo. Non tutto però è perduto: proprio dall’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services fanno sapere che invertire la rotta è ancora possibile. A patto di farlo in fretta, perché per un milione di specie il countdown è già iniziato.