La scaleup che a dicembre aveva concluso un round fortunatissimo aveva in programma per quest’anno il debutto del pick-up R1T e della Suv R1S
Veicoli elettrici in grado di affrontare qualsiasi asperità del terreno, senza inquinare. Capaci di percorrere zone desertiche come percorsi sterrati e montuosi. Ma nulla possono contro il rischio Coronavirus e così Rivian, l’ex startup di Plymouth, in Michigan, tra le più quotate nel settore dell’automotive, in cui hanno deciso di scommettere diverse Case automobilistiche e alcuni colossi del tech, ha dovuto comunicare che slitteranno le consegne del pick-up R1T e della Suv R1S.
Just before temporarily shutting down our facilities to help slow the spread of COVID-19, we made this internal video progress report so our team across all locations could see how far the plant has come. We can’t wait to get back in there. https://t.co/thuqzlgqAX pic.twitter.com/2JkJrYKXam
— Rivian (@Rivian) April 1, 2020
Sembrano lontani i tempi in cui Rivian festeggiava la chiusura dell’ultima raccolta di fondi da 1,3 miliardi di dollari (1,17 miliardi di euro), supportata da colossi finanziari statunitensi sempre più attenti alle realtà green come T.Rowe Price e BlackRock ma, soprattutto, da società già azioniste della startup, come il colosso dell’e-commerce Amazon e Ford. Un traguardo stellare che la aveva portata di diritto nella prateria degli Unicorni più fortunati, capace di raccogliere in dieci anni oltre 3 miliardi di dollari. Sono lontani quei tempi anche se, a ripescare nello storico, risalgono solo alla fine dello scorso dicembre.
Tramite quei fondi, l’ormai ex startup ora scaleup avrebbe dovuto avviare entro la fine del 2020 la produzione del pick-up elettrico R1T e del Suv R1S. Ma non sarà così. Il Coronavirus ci ha messo lo zampino. Anche Rivian ha infatti dovuto interrompere i lavori per motivi di sicurezza. Qualche giorno fa aveva realizzato un video all’interno dello stabilimento un tempo di proprietà di Mitsubishi Motors a Normal, in Illinois, per documentare che fosse comunque alta l’intenzione di ripartire.
Invece l’ex startup fondata nel 2009 dall’ingegnere Robert RJ Scaringe ha dovuto ammettere che lo stop alla produzione comprometterà inevitabilmente le consegne del pick-up elettrico R1T e del Suv R1S. Non solo. I lettori più attenti di Impact ricorderanno che qualche tempo fa Rivian aveva anche sottoscritto un accordo per la produzione di 100 mila veicoli commerciali per Amazon, tra i maggiori investitori (440 milioni di dollari) della scaleup. Anche questo progetto è destinato inevitabilmente a slittare.