Attenzione ai bonus governativi: dal decreto Rilancio al conto termico passando per l’ecobonus
È luglio. Sarà una estate anomala, probabilmente di smart working e con poche ferie. Il Coronavirus, del resto, ha lasciato segni piuttosto evidenti nella nostra società. Che la si trascorra in ufficio o lavorando a casa, viste le temperature degli ultimi giorni l’acquisto di un condizionatore è quasi obbligatorio e potrebbe essere uno dei pochi “lussi” che ci concederemo in tempi di ristrettezze economiche. Ma i condizionatori, abbiamo già visto, possono essere veicoli straordinari di circolazione del Covid-19, perciò è bene usarli avendo cura di eseguire sempre una corretta manutenzione dell’impianto. Ma al momento dell’acquisto sono diversi i parametri da avere sott’occhio: anzitutto la sostenibilità, perché meno consumano più l’ambiente sta meglio. Caratteristica, questa, non di poco conto perché legata a doppio filo ai consumi: nessuno vuole vedersi recapitare a casa bollette particolarmente pesanti.
Condizionatori, guida all’acquisto
Per questo, abbiamo chiesto a Italtherm di stilare una vera e propria guida all’acquisto, individuando alcuni requisiti da tenere bene a mente nel momento in cui doveste trovarvi in un negozio di condizionatori in procinto di selezionare il modello che fa più per voi.
Fare la manutenzione degli apparecchi
La prima regola per avere un condizionatore efficiente e zero sorprese in bolletta è la manutenzione e, in particolare, quella dei filtri dell’aria, che devono essere controllati e puliti prima dell’accensione stagionale e, in media, una volta ogni due settimane. Nei filtri, infatti, si accumulano facilmente muffe e batteri e quando si deteriorano devono essere immediatamente sostituiti.
Conto termico, ecobonus… scegliere l’incentivo giusto
In Italia chi acquista e fa installare un condizionatore può fruire di diversi tipi di incentivi. Il primo tipo di agevolazione rientra nella normativa che prevede incentivi fiscali a beneficio di chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia: acquistare un nuovo condizionatore mentre si ristruttura casa consente di usufruire di una detrazione IRPEF del 50% della cifra investita dilazionata in 10 anni. C’è poi l’ecobonus: la detrazione ricollegabile agli interventi relativi al risparmio energetico ha un’aliquota del 65%, nel caso in cui l’impianto da installare sia una sostituzione di un impianto di climatizzazione già esistente e soddisfi i parametri minimi di prestazione energetica.
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Per avere un rientro immediato delle spese c’è anche il “conto termico”, che opera solo nel caso in cui il condizionatore che si vuole installare soddisfi determinate prestazioni di efficienza energetica, come i climatizzatori della gamma Italtherm. Gli incentivi in questo caso vengono corrisposti dal GSE in un’unica soluzione qualora l’importo ,che varia anche in base alla zona climatica in cui viene installato il condizionatore, non superi i 5.000 euro.
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Infine, novità del decreto Rilancio, è il cosiddetto super bonus 110%. Tale incentivo permetterà di recuperare in detrazione la spesa sostenuta per i climatizzatori qualora questi interventi vengano accoppiati ad almeno uno degli interventi “trainanti” previsti dal decreto stesso. Per interventi “trainanti” si intendono: opere edili che prevedono l’isolamento termico dell’edificio, la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente con un impianto centralizzato oppure con un impianto di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria in pompa di calore.
Scegliere condizionatori con filtri antibatterici
Oltre al controllo e alla manutenzione, un altro aspetto fondamentale è quello dell’igienizzazione dell’apparecchio. L’accurata pulizia e sanificazione dei filtri avviene tramite l’impiego di specifici detergenti e spray igienizzanti creati appositamente per i climatizzatori. Non solo: altri ottimi alleati per avere aria salubre in casa sono i condizionatori con i filtri agli ioni d’argento, che, oltre ad uccidere i batteri nell’aria, evitano la proliferazione di virus, funghi e spore, distruggendo le loro configurazioni interne e assorbendo gli elementi cellulari in grado di trattenere gli allergeni. Italtherm ha reso disponibile questa tecnologia per tutta la sua gamma di condizionatori.
Non raffreddare troppo l’ambiente
Più la temperatura si alza, più quella dell’aria emessa dai condizionatori si abbassa, generando consumi energetici enormi. In realtà, per un uso corretto, gli apparecchi dovrebbero sempre essere impostati intorno ai 5-6 gradi in meno rispetto all’ambiente esterno. Spesso il problema principale è legato all’umidità, che fa percepire temperature più elevate, ed è per questo che molte volte è meglio optare per la funzione di deumidificazione, decisamente meno energivora. Inoltre, è bene chiudere porte e finestre: far entrare aria calda in casa vanificherà l’accensione del climatizzatore; nelle ore più calde della giornata o in quelle di maggior esposizione al sole dell’abitazione infine è opportuno abbassare le tapparelle, per evitare un eccessivo riscaldamento.
Fare attenzione a dove si posiziona il climatizzatore
Per avere frescura distribuita in tutta l’abitazione è consigliabile installare più dispositivi dislocati in maniera intelligente, così da evitare di tenere accesi quelli in zone della casa non frequentate. Nel caso si dovesse scegliere un solo punto, invece, è sempre meglio optare per i piani più alti, perché l’aria fredda tende a scendere. Infine, è fondamentale installare l’apparecchio in un punto in cui l’aria non trovi ostacoli: meglio evitare quindi di posizionarlo dietro tende o divani.
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Scegliere condizionatori amici dell’ambiente
Dispositivi troppo vecchi rappresentano un problema sia per l’ambiente che per le tasche. Quando si è in procinto di sostituire il condizionatore o di installarne uno nuovo, è importante prima di tutto orientarsi su apparecchi di classe energetica A++ o superiore, capaci di assicurare una fortissima riduzione dei consumi energetici: tra una classe e l’altra i consumi possono variare fino al 30%.
Attenzione al gas refrigerante
In più, Italtherm suggerisce di fare attenzione al gas refrigerante utilizzato nei dispositivi. Al momento della scelta è preferibile optare per un apparecchio che utilizza gas refrigeranti R32, invece che R410A: un kg di R410A ha infatti un GWP (Global Warming Potential) di 2088, ossia, rispetto all’effetto serra, si avrà un risultato identico a quello che si otterrebbe rilasciando 2088 Kg di CO2; diversamente, l’R32 ha un GWP di 675, quindi rispetto al primo ha un impatto ambientale nettamente inferiore.