La misura ha già le coperture per il 2021 e il 2022 e si sostanzia in un credito d’imposta al 50% all’acquirente
Una delle ultime aggiunte della Legge di bilancio 2021 licenziata lo scorso 30 dicembre è senz’altro il chiacchierato bonus rubinetti, che ha già suscitato l’ilarità dei commentatori economici e degli internauti, che hanno inondato il Web con meme a tema. La ratio della norma è incentivare l’acquisto di nuovi filtri così da ridurre lo spreco dell’acqua. Come funziona il bonus?
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Cos’è il bonus rubinetti?
Il bonus rubinetti si sostanzia in un credito d’imposta al 50% a favore dell’acquirente di nuovi sistemi di filtraggio, depurazione e mineralizzazione (inclusi quelli che consentono il raffreddamento o l’aggiunta di anidride carbonica alimentare E 290) dell’acqua corrente.
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Chi può beneficiare del bonus rubinetti?
Letteralmente tutti, nel senso più ampio del termine. Potranno richiederlo infatti i privati, partite iva esercenti attività d’impresa, arti e professioni, partite iva esercenti attività di somministrazione di cibi e bevande ed enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo Settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Attenzione però ai differenti limiti di spesa previsti dalla normativa che istituisce il bonus rubinetti: mille euro per i privati e fino a 5mila euro per gli esercizi pubblici.
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Questo vuol dire che se è un privato a cambiare i rubinetti della propria abitazione ed effettua una spesa pari o superiore a mille euro avrà diritto alla titolarità di un credito di imposta dal valore massimo di 500 euro, mentre il commerciante o l’imprenditore che effettui l’installazione di nuovi sistemi di filtraggio, depurazione e mineralizzazione dell’acqua corrente godrà di un bonus fiscale massimo di 2.500 euro. Questo quanto è stato previsto per gli esercizi commerciali e le aziende dalla Legge di bilancio 2021.