Un prodigio che ora sogna una laurea in medicina per sviluppare organi artificiali. Ma i bambini plus dotati hanno anche bisogno di sentirsi inclusi
Dal suo profilo Instagram sembra un bambino come tutti gli altri: Laurent Simons, belga di 9 anni, pubblica foto con il suo pastore tedesco e sembra impazzire per gelati e patatine fritte. Eppure questo piccolo bimbo prodigio sta per concludere il percorso di studi all’ateneo olandese Eindhoven University of Technology in ingegneria elettronica. Se a dicembre tutto dovesse andare per il verso giusto, sarebbe il laureato più giovane al mondo dopo aver bruciato le tappe e qualsiasi record di precocità negli studi. E cosa potrà mai fare un bambino di neanche 10 anni con un traguardo simile già nel curriculum? Godersi la giovane età per giocare e divertirsi? «Mi piacerebbe studiare medicina e creare organi artificiali», ha detto al New York Times.
© Fonte: Profilo Instagram Laurent Simons
Fuoricorso a chi?
Con un figlio simile è probabile che i genitori di Laurent Simons non abbiano mai avuto problemi alle udienze con gli insegnanti. «La sua capacità di assorbire le materie è molto alta – ha detto di lui Peter Baltus, docente della Eindhoven University of Technology e mentore del piccolo – questo significa che con Laurent possiamo andare molto più veloci e coprire un programma in molto meno tempo». Probabile che dopo aver conquistato un titolo simile in Europa, il prossimo passaggio sarà un periodo di ulteriore formazione accademica negli Stati Uniti.
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© Fonte: Profilo Instagram Laurent Simons
Il quoziente intellettivo di Laurent Simons è di 145 che, per intenderci, vuol dire essere a un soffio da un genio come Bill Gates (il fondatore di Microsoft ha un Q.I di 160). In una vita così straordinaria il bambino belga riesce comunque a trovare spazio per i videogiochi (va matto per Fortnite) e le serie tv. Dopotutto non deve essere facile essere un bambino con capacità e abilità simili. Il caso di Laurent Simons ha attirato le attenzioni di tutto il mondo, ma spesso gli alunni plus dotati corrono il rischio di essere esclusi e non compresi dagli insegnanti. Ce lo aveva spiegato Raffaella Silbernagl, cofondatrice della startup Feed Their Minds. Ragion per cui quello che prima di tutto auguriamo al piccolo belga è una giovinezza felice e spensierata. Con una testa simile non dovrebbe certo aver problemi nel mondo del lavoro.
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© Fonte: Profilo Instagram Laurent Simons