Tutto quello che questo weekend vi impedirà di uscire e immergervi in attività sociali o all’aria aperta
Apostolo – NETFLIX
Forse siamo di fronte al primo film distribuito da Netflix di valore. Seriamente.
Netflix non è stata capace fino ad ora di distribuire dei film davvero belli. Nonostante abbia lavorato con autori affermati al pari di nuove leve nessuno dei suoi film si è fatto notare o è davvero entrato nell’immaginario.
Forse non ci riuscirà nemmeno Apostolo, ma di certo è un grande passo in avanti. La motivazione per la quale questo film è così atteso tuttavia è l’unica che non darà soddisfazione. Gareth Evans è il regista di The Raid, il più importante film d’azione degli ultimi 20 anni, ha poi girato un sequel (The Raid 2), altrettanto clamoroso: e ora arriva questo film che tuttavia non ha nessun margine di azione, anzi! Apostolo è un film di tensione clamoroso che costruisce lentamente un ambiente allucinante, non fa menare se non pochissimo i suoi personaggi: e preferisce la tortura.
La storia è quella di un uomo che va su un’isola dominata da una setta nell’America dei primi del ‘900 per recuperare la sorella da loro rapita. Troverà una comunità apparentemente normale, segretamente dominata da un apostolo e intimamente marcia. Come sempre in questi casi noi scendiamo negli abissi con lui: ma la maniera lenta in cui la situazione peggiora sembra non avere fine. Evans inventa una serie di situazioni, trovate, torture, malvagità e culti misterici degni di Lovecraft, sbaragliando ogni altro film sul tema.
Certo, ogni qualvolta ci sono delle botte può scendere una lagrima a chi si aspettava qualcosa come The Raid.
22 Luglio – NETFLIX
Chi vuole davvero un resoconto di quel che è successo il 22 Luglio sull’isola di Utoya in Norvegia, ovvero la nota strage compiuta da un estremista armato di fucili a danno di una comunità di ragazzi, deve vedere Utoya – 22 July di Erik Poppe: un film in un unico pianosequenza che dura esattamente quanto la strage e la vive tutta secondo per secondo.
22 Luglio invece è un’altra cosa, si sbriga a mostrare gli eventi sull’isola, non ci tiene molto a far vedere ragazzi spaventati che scappano, altri che muoiono o altri ancora che si nascondono: gli preme più che altro raccontare il dopo, la parte che chiunque altro avrebbe considerato la più noiosa. Invece qui c’è Paul Greengrass a tirare le fila, l’uomo che oltre ai migliori film della serie di Jason Bourne ha anche diretto United 93 (il bel film sulla storia dell’aereo che doveva piombare sulla Casa Bianca l’11 Settembre ma non l’ha fatto grazie alla rivolta dei passeggeri).
Greengrass rende il processo democratico un thriller. 22 Luglio è un film molto duro e pieno di domande, dubbi e principi etici riguardo a come vada trattato l’attentatore, quanto concedergli, come difenderlo, come assicurare che le sue azioni e il trasporto emotivo non trascendano i principi su cui si basa la nostra società. Un film veramente “giusto”, che definisce meglio il concetto di “civiltà” dei popoli scandinavi.
Call of Duty Black Ops 4 – PC, Xbox One, PS4
Il piacere di sparare alla gente. Ad essere gentili si può dire che questa volta non è andato troppo impegno nel creare la trama di Call Of Duty, sembrano già lontani i tempi in cui Activision chiamava gli sceneggiatori di Hollywood, cercava di creare storie coerenti tra loro per sviluppare un universo narrativo. Black Ops 4 è in realtà un gioco online che poi fa al giocatore anche la gentilezza di avere una modalità campagna che pare un best of degli altri episodi (si possono giocare le backstory di diversi personaggi noti).
Il comparto tecnico chiaramente non si discute, forse non stiamo parlando proprio della simulazione migliore possibile (Battlefield ha il primato in questo momento) ma di certo è una delle più divertenti: che ora ha deciso di buttarsi senza remore nel multiplayer. Non che mancasse nelle versioni precedenti, ma stavolta è il gioco.
Per dare un po’ di pepe alla situazione adesso la salute non si rigenera automaticamente. Call Of Duty ha notato che giochi come Fortnite e Pubg hanno monopolizzato il mercato dello sparatutto in prima persona e ha deciso quindi sia di adeguarsi alle loro regole con il gameplay, sia di includere proprio una modalità battle royale nel multiplayer (si chiama Blackout con un raffinatissimo gioco di parole). Inoltre le modalità classiche sono pompate come si conviene all’annuale nuovo capitolo, ci sono tre mappe con gli zombie (un’assurdità presente dal primo Black Ops) e altre più canoniche che vantano location come il Titanic, Roma antica e Alcatraz.