Se amate gli anime e il retro gaming siete nel posto giusto
Kokoro Clover Season 1 non è un prodotto per chi, nei platform, cerca l’immediatezza dell’azione senza i fronzoli spesso eccessivi della trama. Disponibile su Nintendo Switch, console che si presta alla perfezione per la leggerezza del videogioco, è stato sviluppato dalla giapponese Hikotel, con scelte ben precise nella struttura complessiva, ma cercando anche di accontentare chi ha più bisogno di correre, saltare e sparare. La storia è suddivisa in 12 capitoli, a loro volta segmentati in numerosi dialoghi e incontri. Spazio, residuale, anche alle sessioni gameplay.
La storia di Kokoro Clover Season 1 parla di una simpatica ragazza, Treffy, un’evocatrice. Come potete apprezzare dal trailer e dalle immagini della nostra recensione, le avventure non la porteranno quasi mai a togliersi il sorriso dalla faccia. Questo perché il videogioco non si prende sul serio, ma cerca di strizzare l’occhio agli appassionati non soltanto del retro gaming, ma anche delle trame dei cartoni animati giapponesi. Dialoghi frenetici – anche senza il doppiaggio si capisce che spesso sono urlati – ed emozioni a go-go per un mix di divertimento e nostalgia.
Kokoro Clover Season 1 ha più modalità a disposizione per essere affrontato in console. La Storia è senz’altro quella da cui vi suggeriamo di partire. Questo perché il bello del titolo non sta nell’esperienza platform, ma in quella più da visual novel. I dialoghi tra noi e gli NPC sono sottotitolati in inglese con una non tanto comprensibile presenza dei sottotitoli in giapponese. Due linee di testo sullo schermo sono eccessive e oggettivamente inspiegabili. L’atmosfera nipponica del videogioco c’è già nella grafica e funziona alla grande. Con tutti questi elementi lo schermo, già ridotto di suo per una visuale retro, risulta proprio affollato.
La trama prosegue con qualche intermezzo giocabile e, come detto, una storia tutta da godere, leggera, ma comunque spassosa. Per gli amanti dell’azione c’è il contentino della modalità Avventura, ovvero solo l’elemento platform asciugato dalla narrazione. Purtroppo il gameplay non raggiunge a nostro avviso la sufficienza, per quanto la grafica abbia il suo perché, impreziosita da un audio design questo sì azzeccato. Troppa invece la rigidità nei movimenti e, ci permettiamo, eccessiva la facilità nel portare a termine le missioni. Infine lo Scontro con i boss, sezione del menu principale che vi metterà di fronte agli avversari più tosti del titolo.