Quale tastiera scegliere per giocare? Meccanica o a membrana? Quali sono i pro e i contro?
Tutte le ricerche di mercato concordano nell’affermare che questo sarà un Natale in cui ci scambieremo soprattutto regali “hi tech”. Di certo tutti i Dpcm del governo ci fanno presagire che questo sarà un Natale solitario, da trascorrere in casa. Poco male, in fondo, per gli amanti della tecnologia, che possono divertirsi anche semplicemente davanti a uno schermo e con una connessione stabile per giocare online. In quest’ultimo periodo vi abbiamo già suggerito un buon numero di videogame da regalare o regalarvi per evadere un po’ dalla routine pandemica almeno durante le feste, quest’oggi invece ci concentreremo sull’hardware e vi parleremo della nuova tastiera per veri gamer di Trust, la GXT 877 Scarr, che abbiamo avuto modo di provare per un intero weekend.
Alla scoperta della GXT 877 Scarr
Il nome è quello delle fuoriserie sportive, ma in realtà la GXT 877 Scarr Mechanical Gaming Keyboard (da qui in poi solo GXT 877 Scarr) è un prodotto relativamente economico, pensato non per chi vuole strafare ma per chi invece cerca un buon rapporto tra qualità e prezzo (qui la scheda tecnica). Come la sigla lascia intuire, si tratta di una tastiera meccanica, non a membrana.
Probabilmente i più tra voi staranno ora esibendo il loro miglior sguardo interrogativo. Urge allora aprire una parentesi: le tastiere meccaniche sono quelle degli albori dell’era del PC, con i tasti sporgenti la cui pressione emetteva un suono caratteristico, meccanico appunto, molto simile a quello delle vecchie macchine da scrivere. Con il tempo e con la diffusione dei PC ma soprattutto dei portatili sono state sostituite da quelle a membrana. Non è facile abituarsi all’una e all’altra. Quelle a membrana, per esempio, evidenziano poco la posizione dei singoli tasti e così è difficile trovarli al buio. Di contro, sebbene tendano a rompersi molto più frequentemente, aderendo quasi perfettamente alla scocca impediscono allo sporco di penetrarvi e di fare contatto con i sensori. Il poco che riesce comunque a passare non uscirà mai più, perché non basta girarle e scuoterle…
Tastiere da veri gamer: meglio meccaniche o a membrana?
Dipende. Ci sono generazioni di gamer cresciuti con le nuove tastiere e non le abbandonerebbero mai, i più grandicelli invece continuano a preferire le “vecchia scuola”. Per noi la risposta è un po’ più complessa della semplice affezione: a parte il rumore (immaginatene tante in una redazione o in un ufficio…), le tastiere meccaniche sono migliori sotto qualsiasi aspetto. Quelle a membrana tendono infatti a rompersi dopo 2 o 3 anni: se avete un laptop datato avrete notato che inizia a non sentire più alcuni tasti. Il fenomeno del key ghosting è infatti il vero difetto della categoria. Poi il solo feedback che si riceve durante la pressione dei tasti è il raggiungimento del fine corsa, dato che di fatto funzionano come interruttori, quindi i tasti stessi devono essere premuti fino in fondo, e ciò rende la digitazione più lenta per la registrazione dell’impulso.
Quelle meccaniche invece, con il loro funzionamento “a molla”, restituiscono un feedback migliore, hanno una corsa dell’interruttore più breve che facilita e velocizza la digitazione e possono essere facilmente retroilluminate anche se, come abbiamo detto, in quell’interstizio è poi più facile che entri la sporcizia. Laddove però ci sia necessità di pulirla o di sostituire un singolo tasto è possibile smontarlo con facilità e altrettanto facilmente operare una sostituzione senza cambiare il blocco intero.
Ecco insomma spiegato perché i gamer e chi deve scrivere a macchina per lavoro usano soprattutto tastiere meccaniche che sono quelle anche più diffuse nei vari tornei esport. La GXT 877 Scarr di Trust presenta la propria piastra superiore realizzata in metallo, che le conferisce non solo un look avveniristico e affilato, ma la rende anche molto stabile: difficilmente la sposterete per sbaglio dal vostro piano di lavoro. Nonostante questo aspetto, è tutto sommato facilmente trasportabile perché non è molto pesante. I tasti meccanici garantiscono un ottimo feedback e la corsa degli stessi è piuttosto corta, utile insomma per avere un’ottima risposta soprattutto nei deathmatch più indiavolati. L’anti-ghosting è avanzato e assicurato con N-key rollover. Inclusi nella confezione otto tasti gaming interscambiabili e l’estrattore di tasti. La tastiera prevede 11 tasti multimediali ad accesso diretto, per esempio per la regolazione del volume o l’apertura della posta elettronica. Completano l’offerta e soprattutto assicurano la stabilità e comodità delle vostre partite ben 2 piedini regolabili in altezza in gomma antiscivolo ( due più piccoli e due più alti per avere una inclinazione dal piano maggiore) e l’incanalamento dei cavi, per ottimizzarne la gestione anche quando si gioca negli spazi più angusti.
La freschezza del prodotto e il taglio giovanile è assicurato dalla retroilluminazione dei tasti che, come la linea Trust ci ha abituato (qualche settimana fa avevamo avuto modo di testare due mouse), esplode in un arcobaleno di colori, prevedendo 7 modalità cromatiche a luminosità regolabile utili soprattutto per le sessioni notturne. Molto solida e compatta, la GXT 877 Scarr si è rivelata un’ottima estensione delle nostre braccia tanto nelle partite agli sparatutto quanto a quelle a MMORPG. Abbiamo anche scritto questa recensione compulsando sui suoi tasti meccanici a molla, a riprova che non sia un oggetto pensato solo per il gaming ma si riveli un ottimo supporto anche sul lavoro e il risultato è questo articolo sotto gli occhi di tutti.