Intanto si guarda al metaverso con Epic Games
Oggi, venerdì 10 giugno, LEGO festeggia i 90 anni dalla fondazione dell’azienda. Per i fan di mezzo mondo è l’ennesima occasione per divertirsi con mattoncini e set. Lato nostro ci permettiamo di riavvolgere il nastro per raccontarvi il lato innovativo che ha distinto l’azienda lanciata da Ole Kirk Christiansen il quale nel 1932 a Billund, in Danimarca, dette il via a una storia di divertimento per grandi e piccini. Dopo la crisi del ’29 e un’attività di falegname che viaggiava non proprio a gonfie vele, Christiansen decise di iniziare a costruire piccoli oggetti in legno. Di lì a pochi anni sarebbe stato coniato il nome LEGO, crasi di due parole danesi – LEG e GODT – che significano “giocare bene”.
Se oggi il brand LEGO è tra i più conosciuti al mondo e i mattoncini hanno superato lo scoglio del digitale, facendolo diventare un’occasione di crescita, fino a una ventina di anni fa le cose non andavano così bene. «Tra fine anni ’90 e inizio dei Duemila, LEGO ha subìto il fuoco incrociato dei videogiochi», ci aveva raccontato in un’intervista Francesco Frangioja, facilitatore certificato di LEGO Serious Play. Come è riuscita dunque l’azienda a reagire e a non crollare sotto il peso di internet, videogiochi, social network?
Agli albori di internet
Sono stati diversi i momenti negli ultimi 20 anni in cui LEGO, possiamo dire, ha agito da startup. Ovvero ha scelto di innovare, cercando ad esempio di rafforzare lo scambio con la community di fan, proponendo loro esperienze nuove che non tradissero lo spirito di base del gioco. Facciamo qualche esempio: nel 2000 l’azienda ha inaugurato LEGO Mosaic. In un periodo a dir poco incerto per internet, a ridosso della bolla delle dot.com, l’azienda consentiva agli utenti di caricare sul sito la propria foto, restituendo la quantità e tipi di mattoncini necessari per replicare il ritratto.
Il fai da te
Dal 2005 in poi ha avuto inizio un percorso sempre più gomito a gomito tra azienda e fan. Se è vero che i criteri per far sì che un’idea di set LEGO diventi vendibile sono molto stringenti, d’altra parte la società ha scelto di accogliere sempre più spunti da parte dei consumatori, dando loro la possibilità di tentare la strada da designer e creativi. Per arrivare al portale di LEGO Ideas si è partiti con LEGO Factory – una competizione che vedeva 10 vincitori, premiati con la produzione dei loro set inventati da zero – per poi arrivare a LEGO Design ByMe. Tra i primi set realizzati da un esterno citiamo il The Shinkai 6500, un sommergibile di ricerca con equipaggio a bordo.
Leggi anche: Costruire minifigure Lego personalizzate. A Milano nello store phygital
LEGO, un gioco serio
Nel frattempo il metodo di lavoro interno a LEGO è stato schematizzato, diventando una guida per i cosiddetti facilitatori, figure certificate che possono così proporsi come consulenti per le aziende. Dal 2010 in poi il LEGO Serious Play si è affermato come un modello per organizzare sessioni di team building e riunisce molti appassionati che possono trasformare la propria passione in un lavoro. Anche questo, come le soluzioni sopracitate, ha rappresentato un’innovazione per valorizzare il proprio fandom (termine nerd col quale si intende una community di appassionati).
La realtà aumentata
Fino a dieci anni fa quanti di voi avrebbero potuto immaginare che il digitale avrebbe potuto diventare un elemento per aumentare il divertimento con LEGO. I mattoncini, dopotutto, sono un gioco concreto, fatto di molta pratica e immaginazione. In altre parole, il cellulare non si tocca quando si maneggiano i LEGO. A meno che non abbiate sotto mano gli Hidden Side. Sono i set grazie ai quali è possibile sfruttare la realtà aumentata: tramite app li si inquadra e improvvisamente lo smartphone apre le porte a un videogioco con fantasmi e altri personaggi che si fanno strada tra i mattoncini. Un esempio perfetto di come sfruttare il gaming a proprio vantaggio.
E a proposito di gaming non si possono non citare le incursioni dei mattoncini nell’universo dei videogiochi. Grazie alla collaborazione con altri brand e IP (da Star Wars a Marvel fino a Harry Potter), l’azienda ha aumentato la propria eco, dimostrando che non esiste davvero limite al divertimento quando ci sono i mattoncini. Di recente vi abbiamo recensito LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker per Xbox Series X/S. Con 90 anni appena compiuti, possiamo già avere un’idea di alcuni piani dell’azienda: l’accordo con Epic Games (la software house dietro al successo globale di Fortnite) punta a costruire un metaverso adatto alle famiglie.