Da Amanita Design il titolo definitivo per il week end lungo alle porte
Lo ammettiamo: in redazione eravamo da giorni alla disperata ricerca di un titolo che davvero interpretasse al meglio l’atmosfera di Halloween. Certo, vi abbiamo ricordato che su Oculus Quest 2 è da poco atterrato il capolavoro Resident Evil 4 VR. Ma ci sono altre novità per i gamer che sappiano rompere gli schemi e condurli in un mondo da incubo? Sì, cento volte sì. Happy Game, disponibile su Nintendo Switch, è il titolo indie di Amanita Design, software house della Repubblica Ceca. Non c’è molto da dire sulla trama, soprattutto perché vi accompagna in un incubo e gli spoiler nel genere horror sono giustamente malvisti. Vi basti il nostro consiglio per creare la giusta atmosfera: indossate le cuffie, magari spegnete la luce e provate a cronometrare quanto tempo ci impiegate prima di rimanere profondamente scossi.
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Un horror tutto da sentire
Difficile inquadrare Happy Game in un genere particolare. Il videogioco si conclude in una manciata di ore e non ha un gameplay troppo elaborato. Governiamo un bambino che, a un certo punto, deve per forza andare a nanna. Al calduccio tra le coperte pensa di essere al sicuro, ma è quando chiude gli occhi che prende il via un sogno da cui pare impossibile riemergere. Gli sviluppatori, oltre a impegnarsi sulla grafica, hanno svolto un lavoro egregio nel sound design. Per valorizzarlo, come detto, è bene che indossiate le cuffie per ascoltare ogni nota terribilmente stonata, ogni sospiro, ogni terribile melodia scritta sullo spartito.
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Il gameplay
Ci abbiamo giocato e non ci ricordiamo nemmeno il secondo dei tantissimi segmenti in cui è frammentato l’incubo di Happy Game. Dal punto di vista creativo il videogioco ha toccato vette di follia horror che calzano alla perfezione con Halloween e che mostrano ancora una volta quanto dal fertile terreno indie crescano con facilità esperienze videoludiche diverse, non ingabbiate dentro il bello, ma già visto. Con lo stick destro facciamo andare a destra o a sinistra il nostro protagonista, mentre con il sinistro ci muoviamo come in un punta e clicca: è questo il lato del gameplay più angosciante. Ci verrà richiesto di accendere interruttori, di toccare cose, così come di spalancare fauci insanguinate, compiere azioni raccapriccianti. Il tutto con una colonna sonora che Shining in confronto è da festa di compleanno. Forse un pò troppo corto, ma Happy Game è l’incubo che tutti si meriterebbero di vivere.