Prenderai d’assalto astronavi aliene, con bocche di fuoco dagli effetti coreografici
Gli appassionati dei mech, quei giganti corazzati con cui combattere con una potenza bellica micidiale, possono gioire. Dopo aver recensito Armored Core 6: Fires of Rubicon, prodotto da FromSoftware, l’ultimo arrivato con questi mostri in acciaio è Gunhead, FPS sviluppato dallo studio indie canadese Alien Trap. Lo abbiamo provato su Steam, buttandoci nella mischia con armi fin da subito esplosive e parecchio coreografiche.
Come FPS non siamo certamente ai livelli di DOOM Ethernal, ma Gunhead si difende bene con uno stile di combattimento che premia la rapidità d’azione. In cel shading, il videogioco ha una grafica niente male. Il titolo è il sequel di Cryptark, ma con un gameplay decisamente più divertente.
Disponibile in inglese Gunhead ci mette nei panni di un mech il cui compito è prendere d’assalto astronavi aliene, distruggendone le infrastrutture e eliminandone l’equipaggio. Dopo un rapidissimo tutorial che dà l’assaggio della potenza di fuoco da imbracciare, inizia la prima missione. Il nostro avatar ha una massa non indifferente, ma riesce pure a volare grazie a un jetpack fondamentale in ambiente ostile. Si corre, ma soprattutto si fluttua.
Gli slot per le armi sono quattro in totale, con un arsenale che ne conta oltre 50. Ce n’è per tutti i gusti in questo mondo cyberpunk che bada molto al sodo. Come difficoltà, Gunhead sa mettere alla prova, soprattutto perché gli scenari – vale a dire le varie navi – cambiano di continuo e sarà bene non procedere a caso.
Il mech è dotato di una mappa digitale, che mostra i punti di interesse e gli obiettivi di ogni missione. Gunhead ha dunque spazio per quel minimo di strategia. Trovandovi da soli a bordo di astronavi aliene, l’ultima cosa che vorrete è fare la fine del sorcio, intrappolati.