Vent’anni dopo torna un killer letale come pochi
Per alcuni sarà l’occasione di scoprire un titolo sparatutto con armi a volontà. Per altri, in particolare quelli che hanno conosciuto i due predecessori su PlayStation 2 a inizio millennio, potrebbe essere, alla fine, un’occasione sprecata. Gungrave G.O.R.E, disponibile pure sulla next gen di Xbox, è un videogioco d’azione in terza persona che ci mette nei panni di un tristo mietitore, armato in una maniera esagerata e clamorosamente pesante fin dall’inizio dell’avventura. Chi non conosce il titolo, è bene che legga la nostra recensione prima di correre sullo store. Non è difficile, lo ammettiamo, farsi ingolosire dal trailer e dalle immagini di questo anti-eroe, chiamato a sradicare un nemico spietato. Ma ci sono alcune controindicazioni da considerare.
Gli sviluppatori sudcoreani di Iggymob hanno avuto la buona idea di inserire nel menu la sezione storia, che consente di aver un’infarinatura generale sulla trama di Gungrave G.O.R.E. Come in moltissimi altri sparatutto, non siamo sul terreno dei capolavori narrativi. Tutto è al servizio di proiettili ed esplosioni. Vi basti sapere che il Seed è la misteriosa sostanza che tiene in scacco l’umanità, devastando la psiche e rendendo le persone schiave. Atterrato sulla terra con la leggerezza di un meteorite, il nostro protagonista dà subito sfoggio delle sue abilità di pistolero e di artista killer. Le prime immagini potrebbero lasciarvi intendere di essere di fronte a uno stylish action game. Purtroppo questa leggiadria nell’uccidere i nemici si apprezzerà soprattutto nelle fasi di cinematiche.
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I primi livelli funzionano da tutorial, con lunghi corridoi in cui l’esplorazione è ai minimi termini e non sono poi così tanti gli oggetti con cui possiamo interagire. Gli avversari ci piombano addosso e il nostro obiettivo è, ovviamente, fare piazza pulita. Gungrave G.O.R.E ha un sistema di mira automatico e già per questo aspetto molti amanti degli sparatutto potrebbero storcere il naso. Per altri potrebbe essere un assist per godersi l’intera avventura in scioltezza. I proiettili sono a volontà e il punteggio di fine livello sarà anche determinato da quanto bene si riuscirà a sparare, potendo così spendere il corrispettivo in moneta per potenziare il protagonista.
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Purtroppo il combat system di Gungrave G.O.R.E sconta una legnosità eccessiva, che stona davvero troppo con i filmati in cui il nostro antieroe fa capriole all’indietro svitando crani che manco tappi di una bottiglietta di minerale. Al netto delle esplosioni e della potenza di fuoco delle nostre armi – un vero piacere per gli occhi – pilotarlo trasmette rigidità, con schivate che danno proprio l’idea del peso che abbiamo addosso. Senz’altro gli sviluppatori avrebbero potuto rendere meglio questa potenza letale così forte e al tempo stesso chirurgica.
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Per quanto riguarda il comparto grafico Gungrave G.O.R.E è senza infamia e senza lode. Le ambientazioni sono distopiche e cyberpunk, in un mondo ormai perduto dove macchinari futuristici, scenari industriali e soldati armati fino ai denti valgono come componenti di un pacchetto narrativo già visto. Nel complesso il titolo sconta una ripetitività eccessiva, e un ancoraggio a un modello ormai superato negli sparatutto, dove anche l’esplorazione vorrebbe la sua parte. Per tutta questa serie di elementi e anche per via di un passato che poteva essere onorato e meglio sviluppato, il nostro giudizio sul videogioco non è sufficiente.
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