La startup canadese fondata da Marius Ibanez (che prima di mettersi in proprio ha lavorato a vg tripla A come Watch Dogs, The Division, For Honor) propone un titolo davvero curioso che potrebbe attrarre chi di solo schiva questo genere perché ritenuto troppo lento
Spesso ai GdR tattici viene mossa la critica di essere eccessivamente lenti. Non dovrebbe stupirci, dal momento che rimandano senza farne troppo mistero al gioco degli scacchi. Ma è un limite innegabile, che rischia di allontanare la platea che non vuole perdere troppo tempo tra un turno e l’altro, a rimuginare sull’ultima mossa del proprio avversario e a tessere chissà quali strategie. Per tutti i giocatori che si annoiano facilmente, da oggi c’è un titolo, Guild of Ascension, che fa della velocità d’esecuzione il suo punto di forza. Non rischierà però di andare a sbattere?
L’eterna ascensione di Guild of Ascension
All’apparenza, Guild of Ascension è un prodotto piuttosto canonico, con la solita torre da scalare, punti esperienza da macinare, armi da acquistare e raccogliere nei forzieri (che si suddividono nell’accoppiata spada e scudo, nei magli per chi predilige la forza bruta e in archi e frecce per coloro che, di contro, preferiscono attaccare dalle retrovie).
Tutto declinato, ovviamente, lungo le immancabili case delle scacchiere che determinano, contemporaneamente, il range di avanzamento delle vostre pedine e di quelle del nemico oltre che la vostra e la sua gittata degli attacchi a lunga distanza o maggiormente dirompenti.
Fin qui, appunto, Guild of Ascension, opera prima della startup canadese WhileOne Productions fondata da Marius Ibanez (che prima di mettersi in proprio ha lavorato a videogame tripla A come Watch Dogs, The Division e For Honor), pare conformarsi alla massa. Dove il titolo si dimostra alquanto difforme dal genere di riferimento è nella velocità d’esecuzione, che costringe a partite a dir poco indiavolate. Non ci sarà troppo tempo, insomma, per guardarsi attorno e scegliere cosa fare e come fare.
Quanto alle battaglie, tutto verte sui punti schivata, che da un lato ci salveranno per il rotto della cuffia in molteplici occasioni, dato che impediscono agli attacchi normali dei nemici di intaccare la nostra riserva di HP, o punti salute, dall’altro tendono a esaurirsi velocemente, costringendoci a restare fermi per ricaricarli. Inutile dire che se l’avversario è un boss o usa spesso attacchi speciali, più forti dell’ordinario, i punti schivata non riusciranno a fare muro e le nostre difese verranno sgretolate.
Rispetto al solito, però, noi potremo compiere una pluralità di azioni durante il nostro turno, dalla durata di appena 10 secondi, che vanno per esempio dalla combo di più attacchi alla fuga per ricaricare i punti schivata. In quei frangenti, sembra un action vero e proprio, con rimandi al sistema di combattimento della saga Namco-Bandai Tales of.
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C’è perfino la possibilità di scorrazzare per la mappa così da attaccare più nemici magari non troppo vicini e quella di caricare una barra con ogni colpo inferto che sbloccherà mosse speciali più potenti del solito. Dopodiché, però, si esaurisce il tempo e si resta cristallizzati, in balia dell’avversario.
Tutto verte sul livello delle armi e soprattutto dei due personaggi, che possono però investire l’esperienza accumulata vincendo battaglie solo presentandosi al cospetto di determinate statue. Tutto il resto, invece, è casuale e varia sensibilmente a ogni partita: dalla disposizione dei nemici, agli oggetti che rinverrete, passando ovviamente per le mappe.
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Guild of Ascension: andar veloce senza andare a sbattere
Dove il titolo si conferma un vero rogue-lite è nell‘esigenza di salire parecchio di livello prima di arrivare ai boss, che in genere non sono mai delle mammolette. Il fatto poi che si abbiano appena dieci secondi per decidere la strategia, rende i primi incontri coi nemici più forti incerti fino all’ultimo.
Probabilmente la frenesia di cui sopra che caratterizza fin nel profondo il titolo prodotto da PID Publishing farà aggrottare le sopracciglia ai puristi del genere, che non riusciranno, soprattutto all’inizio, a dover fare tutto tanto in fretta, abituati come sono a prendersi il tempo necessario prima di fare la loro mossa, ma dobbiamo ammettere che questa trovata rende Guild of Ascension davvero aleatorio e, quindi, sfidante.
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Sebbene, meglio chiarirlo subito, la possibilità di morire sia dietro l’angolo e dunque occorra armarsi di pazienza. Anche il fatto che tra un piano e l’altro si resetti tutto non è il massimo (in compenso, progredendo si ottiene più oro e si può subito arrivare ai livelli maggiori), perché se da un lato il gioco propone di fatto una partita nuova in ogni momento, dall’altro manca la possibilità di plasmare il proprio party d’eroi.
Non per tutti, ma per molti, Guild of Ascension incarna esattamente l’Indie che piace a noi, ovvero quello che ha il coraggio di prendere spunto da generi di successo per far battere loro strade sperimentali, del tutto inedite, con risvolti inattesi. Qua e là meriterebbe qualche rifinitura, è vero, ma il solo fatto che si fatichi a trovare un titolo analogo è già un incredibile punto a suo favore.