Un IP di nicchia che torna per conquistare appassionati e nuovi adepti
Se parli di scuola di magia, maghi e streghe, da una ventina d’anni si pensa soltanto a una cosa: Harry Potter. L’IP di J.K. Rowling ha influenzato la cultura occidentale e non solo, andando a ispirare un sottobosco di prodotti di nicchia che, inevitabilmente, si sono rifatti a quel che il pubblico aveva scoperto di amare alla follia. GrimGrimoire Once More è un titolo disponibile su Switch e sulle console PlayStation che molto deve a quell’universo narrativo per stessa ammissione della software house giapponese che l’ha sviluppato, Vanillaware. GrimGrimoire, uscito nel 2007, è stata una piacevole esperienza narrativa e di gameplay, nel quale gli appassionati potevano immergersi in una lore ricca di intrighi e combattimenti in 2D. Parecchi anni dopo GrimGrimoire Once More torna in console a pochi mesi dal lancio di Hogwarts Legacy. Il coraggio, di certo, non manca da quelle parti.
GrimGrimoire Once More è un titolo che ha anzitutto il pregio di una direzione artistica di primo livello. I disegni, così come i personaggi e le ambientazioni sono quanto di più lontano dal compitino. Nelle parti narrate, così come nei dialoghi il gamer ha davanti agli occhi una schermata ricolma di personalità: la si nota nei protagonisti, così come nei dettagli. La storia è quella di una giovane maga, Lillet Blan, al suo primo giorno di scuola in un istituto davvero particolare.
Hogwarts e i suoi inconfondibili professori hanno senz’altro ispirato il mondo di GrimGrimoire, ma ci è capitato tante volte di avere per le mani produzioni che, con il grande rischio di apparire brutte copie di grandi IP, hanno invece saputo camminare lungo un filo sottile teso sopra il precipizio della banalità. In quest’ultima, GrimGrimoire Once More non cade mai. Nei primi momenti di gioco si scopre che il comparto narrativo è notevole, con lunghe sessioni da visual novel piene di dialoghi tra noi e gli altri personaggi.
Senza approfondire la storia, vi basti sapere che la protagonista e il mondo in cui abita saranno catapultati in un diabolico loop temporale che, ogni cinque giorni, costringerà tutti a ricominciare da capo. I combattimenti avvengono in tempo reale, con i personaggi che vanno spostati attraverso il cursore, indicando la zona da occupare. La scelta degli sviluppatori è stata drastica: non macchiare il titolo originario con orpelli moderni o azzardi per tentare di seguire le ultime mode. Il miglioramento, quello sì, c’è stato nel comparto artistico.
Un vero peccato che a distanza di così tanti anni non ci sia stata una traduzione dei sottotitoli in italiano. Le uniche lingue disponibili sono inglese e giapponese, e in entrambi i casi il doppiaggio è davvero ben studiato e realizzato. La storia dell’IP di Vanillaware non è indimenticabile, ma senz’altro adatta a tutta la famiglia. Se Harry Potter è di massa, GrimGrimoire Once More vale come prodotto più di nicchia, che ha un’impronta nipponica e merita un posto di primo piano nel proprio sotto genere.