La fotocamera di Google scatta autonomamente foto di bambini e animali domestici nei momenti più importanti, senza che l’utente debba fare assolutamente nulla
La rivoluzione fotografica inizia da Google Clips. Secondo Google, infatti, stiamo facendo le foto nel modo sbagliato e ci stiamo perdendo i momenti più emozionanti della vita, passando troppo tempo dietro alle fotocamere dei nostri smartphone. La soluzione è una piccola videocamera chiamata Google Clips, una fotocamera che riconosce volti e animali domestici e quindi cerca di prevedere i momenti migliori per catturare un’immagine.
Google Clips è una fotocamera compatta simile a una GoPro, ma più piccola. Può stare tranquillamente in tasca e può essere installata su un treppiedi per catturare foto casuali per tutto il giorno. L’idea è che non ci sia bisogno di nessun fotografo dietro alla macchina fotografica: Google Clips, attraverso l’intelligenza artificiale e a un software di riconoscimento facciale, riesce a catturare le immagini più importanti che si perderebbero durante la giornata.
Google clips è in grado di riconoscere i volti analizzando le immagini nella libreria di Google Foto, operazione che viene eseguita sulla memoria del dispositivo ed avviene in forma privata. Quindi le foto vengono salvate (lo spazio di archiviazione permette di salvarne 1.600 in totale) per poi essere trasferite molto facilmente su uno smartphone. Chiunque può farlo, basta scaricare la app e connettere la fotocamera al telefono.
Per iniziare basta accendere la fotocamera e lasciarla da qualche parte per cominciare a catturare le immagini. Google ha previsto anche un pulsante manuale nel caso in cui si desideri scattare una foto in tutta fretta. È dotata di un obiettivo grandangolare di 130 gradi, quindi è in grado di ritrarre la maggior parte delle cose che sono in una stanza, anche se la distanza ideale per fotografare un soggetto è di 3-6 metri dalla fotocamera. Google Clips è molto intelligente, infatti è in grado di non registrare se intuisce che ci sia un ostacolo che stia bloccando l’obiettivo, come ad esempio: una mano o un altro oggetto.