Da KONAMI il seguito di un titolo che girava su Nintendo Famicom (era il 1987)
Una discesa agli inferi, con gironi infuocati e demoni che non hanno storie o lezioni da insegnare ai viventi, ma solo cattive intenzioni nei loro confronti. Finalmente è disponibile su Nintendo Switch GetsuFumaDen: Undying Moon, videogioco targato KONAMI che lascia semplicemente senza parole per la cura artistica del prodotto. Un titolo roguelike, pieno di combattimenti e dinamico nelle situazioni di gioco, capace al tempo stesso di trasmettere al gamer un invito alla pausa, all’osservazione riflessiva di un mondo ispirato in maniera plateale all’immaginario del pittore giapponese Katsushika Hokusai, vissuto a cavallo tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento. In moltissimi si ricorderanno l’opera La grande onda di Kanagawa, disegno che ha superato ogni confine per conquistare un pubblico globale. Ora, con eco senz’altro minore, siamo comunque sicuri che quanto visto in GetsuFumaDen: Undying Moon possa incontrare i gusti di moltissimi gamer, talvolta forse spaventati dai titoli roguelike, che comportano morte dopo morte dopo morte per proseguire. Quanto abbiamo di fronte è un videogioco ben tradotto in italiano, con una difficoltà (abbastanza) abbordabile e una fluidità grafica come poche altre.
Un prodotto così solido e appagante in console ha una storia tutt’altro che lineare. Il titolo in questione, infatti, è il seguito di GetsuFumaDen, risalente al 1987. Girava su Nintendo Famicom e per un primo periodo non si è spinto oltre i confini nipponici. Ben presto si è capito che il videogioco non avrebbe spiccato il volo. A distanza di 35 anni dalle origini, riprendiamo da dove ci eravamo lasciati, con una lotta tra bene e male che, inevitabile, vede quest’ultimo sul punto di prevalere definitivamente. Il protagonista di GetsuFumaDen: Undying Moon è Getsu Fuma, il 27esimo leader del clan Getsu, abile con la spada e con le armi da fuoco, agile in combattimento e ultima speranza per sconfiggere Ryukotsuki, il boss finale del capitolo dell’87.
Come vi abbiamo detto – e come potete apprezzare dalle immagini della nostra recensione – quel che colpisce immediatamente l’occhio è un gaming come disegnato su stampe giapponesi. Il titolo è a scorrimento orizzontale e, dopo ogni morte, le mappe si ricreano in maniera procedurale, rendendo l’esplorazione sempre diversa e costringendo a un costante e prezioso backtracking.
Non riusciremo facilmente a sconfiggere il primo boss nel videogioco – vuoi perché arriveremo al suo cospetto senza pozioni curative, vuoi perché il combattimento è una esplosione di colori in cui non cogliamo subito i pattern d’attacco – e, dunque, ogni volta dovremo ricominciare da capo, uccidendo i nemici e raccogliendo monete e altre risorse preziose da spendere per potenziare le armi, acquistarne di nuove e diventare più forti. I movimenti procedono sia in orizzontale sia in verticale: lo sviluppo della trama trasmette visivamente la sensazione di una discesa agli inferi, dai quali il mostro Ryukotsuki è riemerso.
GetsuFumaDen: Undying Moon è un titolo sfidante, che stuzzica il gamer a ogni rinascita: vuoi continuare con il livello apprendista o te la senti di salire di classe? Questa è la prima opzione. Dal momento che tornerete spesso sconfitti da una battaglia, la scelta è a discrezione vostra, in base alla confidenza maturata. Fin da subito si scopre che i combattimenti possono concludersi all’arma bianca o sfruttando la distanza con i fucili. C’è ovviamente la possibilità delle combo che, se azzeccate al momento giusto, premiano con più risorse e tesori da valorizzare. A livello generale abbiamo trovato soltanto un po’ ostica la meccanica dell’aggrapparsi alle sporgenze (si cade spesso).
I movimenti dentro le labirintiche mappe di GetsuFumaDen: Undying Moon possono essere facilitati dai portali, sfruttabili per spostarsi in altre zone (ma non in tutte). Fate ben attenzione di oltrepassare quello giusto e recarvi spesso nel negozio, ovvero là dove monete e fatica spesa in battaglia vengono ripagate con armi e nuovi poteri. L’elemento ruolistico – avviso ai naviganti – non può essere tralasciato, a meno che non vogliate scontrarvi con la frustrazione di un personaggio poco attrezzato.
GetsuFumaDen: Undying Moon è un titolo che abbiamo la fortuna di poterci godere in italiano, con una lore da sfogliare sia nel titolo giocato, sia nel menu che aggiorna il bestiario e gli sviluppi mano a mano che si procede. Nulla da dire neppure sull’audio design, rilassante quando occorre e ansiogeno altrimenti. Non lasciatevi scappare nessun angolo della mappa e affrontate ogni partita con un mood paziente, indugiando sugli interni delle case, sui ciliegi accarezzati dal vento e su un inferno in terra bello come poche altre volte.