Secondo una classifica stilata da Great Place to Work Italia, la GenZ lavora soprattutto nel settore IT (40%), mentre una su 4 (25%) rientra nel settore dei servizi professionali. Ma quali sono le migliori aziende secondo i 3.407 collaboratori intervistati?
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GenZ e lavoro
Secondo la classifica stilata da Great Place to Work Italia, le 20 realtà più virtuose in ambito lavorativo per la GenZ devono essere capaci di garantire ai propri collaboratori elevati livelli di fiducia e soddisfazione all’interno dei singoli posti di lavoro (91%). Tra i settori lavorativi preferiti dalla GenZ, dominano l’IT (40%) e i servizi professionali (25%). Un sano work life balance, sicurezza psicologica e purpose sono i tratti distintivi dei migliori ambienti di lavoro secondo i giovanissimi. In particolare, la generazione Z nelle aziende “Best” apprezza particolarmente gli aspetti di socialità sul luogo di lavoro, valutando positivamente il rapporto con i colleghi, il team e l’accoglienza ricevuta. Tanto da arrivare, nel 93% dei casi, a raccomandare l’organizzazione per cui lavorano come eccellente ambiente di lavoro ad amici e conoscenti, con un gap di 13 punti percentuali rispetto alle aziende non in classifica (80%).
I punti di forza preferiti dalla GenZ
Tra i punti di forza più apprezzati dai collaboratori della Gen Z, c’è l’integrità dei responsabili con cui lavorano rispetto alla trasparenza nella comunicazione circa eventuali questioni e cambiamenti di rilievo all’interno dell’azienda (91%), con un distacco di ben 22 punti nel confronto con le aziende non classificate (69%). Sempre sulla stessa tematica emerge, invece, il tema dei licenziamenti: i valori fondamentali nella relazione tra il singolo e l’azienda non creano un distacco netto tra le persone delle aziende classificate (88%) e tra quelle non rientrate in classifica (85%). Per la Gen Z la possibilità di ricevere riconoscimenti si traduce in una maggiore fiducia di autorealizzazione attraverso il lavoro e la valorizzazione dell’impegno profuso, con una differenza di ben 25 punti percentuali (83%) rispetto ai colleghi delle organizzazioni non in classifica (58%), insieme a un distacco di 23 punti nella percezione positiva delle promozioni, che vanno a chi le merita di più (86% vs 63%). Nei posti di lavoro ideali, la fiducia della Gen Z nei confronti del vertice aziendale raggiunge livelli elevati (94%), traducibile in un’alta coerenza ai valori aziendali, alla strategia di business e a una maggiore propensione a diventare ambassador dell’organizzazione per cui si lavora.