I guerrieri non riposano mai. Miyamoto Musashi, un nome conosciutissimo in Giappone, è vissuto tra il Cinquecento e il Seicento, divenendo a detta di molti il più abile spadaccino della storia del paese. Abile con le armi, ma anche con le arti e la cultura, è una figura ancora oggi viva grazie alle leggende che… Read more »
I guerrieri non riposano mai. Miyamoto Musashi, un nome conosciutissimo in Giappone, è vissuto tra il Cinquecento e il Seicento, divenendo a detta di molti il più abile spadaccino della storia del paese. Abile con le armi, ma anche con le arti e la cultura, è una figura ancora oggi viva grazie alle leggende che si sono formate nei secoli. Giusto per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, di questi tempi ancora poco clementi nei confronti del gaming, Ganryu 2 è un titolo che di nuovo dimostra quanto il medium videoludico possa far divertire, trasmettendo al tempo stesso nozioni su un’epoca lontana, avvicinando in questo caso gli appassionati allo straordinario immaginario nipponico. Disponibile su Xbox Series X/S e sviluppato da Storybird Studio, stiamo parlando del seguito di un videogioco comparso alla fine del secolo scorso e targato SNK.
Non preoccupatevi: per godervi Ganryu 2 non occorre aver giocato al primo episodio. Il titolo appartiene al genere degli hack and slash a scorrimento orizzontale, con round frenetici in cui il nostro eroe deve eliminare nemici, ondata dopo ondata. Disponibile in italiano, l’incipit serve giusto a dare un contesto: cinque livelli in tutto, con vari stage interni da completare. Il nostro soldato, ritiratosi per meditare e passare le giornate a farsi gli affari tuoi, ritrova il suo antico nemico, Kojirō, dato per sconfitto una volta per tutte.
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Una meditazione sul prato diventa così l’occasione per riprendere il filo del discorso. Kojirō vuole chiudere i conti con il nostro eroe e lo invita a raggiungerlo in un posto ben preciso del Giappone. Come fanno sempre i cattivi, utilizza la prevedibile arma del ricatto: nel caso Miyamoto Musashi rifiutasse la sfida (potremmo mai?), il Giappone verrà raso al suolo. Inizia così il videogioco in stile retro gaming, ideale per chi ha comprensibili nostalgie dei gameplay di un tempo.
Parliamo dunque del combat system: Miyamoto Musashi è un guerriero armato di spada e kunai e procede verso la destra dello schermo, incontrando boss, mini boss e truppe avversarie. I movimenti sono abbastanza rigidi, ma nel complesso l’esperienza risulta godibile. Quel che fa la differenza in Ganryu 2 è il tempismo: possiamo saltare o fare scatti letali che elimineranno i nemici, ma non tutto è controllabile. Il gioco premia soprattutto le volte in cui con un solo fendente riusciamo a eliminare due nemici alla volta e, raccogliendo le risorse dalle loro spoglie, potremo pure potenziarci.
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Ci sono sì checkpoint, ma la vita va giù alla svelta. A volte in maniera del tutto casuale. E una volta sancito il game over, dispiace, si torna all’inizio del livello. Basta cadere dall’alto su un terreno pieno di spine per andare dritti all’altro mondo. L’assenza di un elemento procedurale che shakeri i nemici sessione dopo sessione rischia il più delle volte di rendere il titolo ripetitivo, soprattutto all’ennesimo tentativo. Nel complesso Ganryu 2 rimane comunque un prodotto divertente e solido, anche grazie a una colonna sonora importante e degna di un Giappone feudale.