Il centenario De Halve Maan ha iniziato a far viaggiare le birre sottoterra, spedendola attraverso dei tubi a un impianto di imbottigliamento. Il progetto sostenuto col crowdfunding. E l’ambiente ci guadagna
Quando il traffico diventa ingestibile, anche la birra può risentirne. Per questo a Bruges dove il traffico sembra diventato un problema molto serio, c’era bisogno di inventarsi qualcosa per non lasciare che la bevanda rimanesse intrappolata troppo a lungo nei camion. Ecco che il birrificio centenario De Halve Maan ha iniziato a far viaggiare la birra sottoterra, spedendola attraverso dei tubi a un impianto di imbottigliamento. Lo riferisce il sito Fastcoexist.com.
Bruges ha strade strette e piene di turisti. I camion hanno seri problemi a spostarsi, specie nel centro medievale del borgo. «Oggi il traffico e l’inquinamento sembrano a tratti sotto controllo – ha spiegato Xavier Vanneste, patron del birrificio – ma dato che ci stiamo espandendo velocemente e, considerando la location dello stabilimento, in pieno centro storico di Bruges, potrebbe non essere conveniente nel lungo termine affidarsi solo al trasporto su strada. Potrebbero sorgere diversi problemi».
La soluzione venne a Xavier Vanneste nel 2010, guardando alcuni operai impegnati nell’installazione di alcuni cavi negli stretti vicoli acciottolati. Perché non costruire una rete simile per la birra?, si chiese. «La tecnologia usata per le condutture è applicata in altri settori come il trasporto di gas, benzina, acqua. Probabilmente è la prima volta che viene usata per trasportare birra».
In realtà in Germania alcuni bar situati negli stadi di calcio hanno cisterne in cui incamerano la birra da vendere. Lì, la birra ci arriva proprio attraverso dei tubi, sottoterra. Succede anche a Cleveland. Ma questa sembra essere la prima volta che una soluzione del genere ha un vero impatto sul traffico.
La rete di tubi finanziata in crowdfunding
La rete di tubi è lunga tre chilometri e aiuterà De Halve Maan a evitare circa 1.000 viaggi su gomma all’anno. L’azienda non ha calcolato quanto questa soluzione abbasserà la sua carbon footprint (la produzione di CO2), ma il suo contributo sarà sicuramente significativo. Non si tratta di un’operazione economica: la costruzione della rete costerà intorno ai 4,5 milioni di dollari. Ma il birrificio sta già raccogliendo parte della somma attraverso una campagna di crowdfunding. Per i Top Pledger la ricompensa sarà “birra a vita”.