Un robot chef che replica alla perfezione le ricette dei migliori cuochi del mondo. Nel 2017 potrebbe già essere messo sul mercato (e nelle nostre cucine)
Robot da cucina. Se questa parola vi evoca il ricordo del Bimby della zia o la planetaria tanto cara alla mamma, siete fuori strada. Qui si parla di macchine capaci di compiere azioni lontane anni luce dal semplice frullare o sminuzzare. Le tecnologie viste alla fiera di Hannover Messe, infatti, rappresentano qualcosa di completamente nuovo rispetto a ciò che siamo abituati a vedere nelle nostre cucine. Il robot chef della Moley Robotics creato da Mark Oleynik è dotato di braccia, con tanto di mani e pollici opponibili, ed è capace di replicare qualunque ricetta eseguita da uno chef in carne e ossa (purché questo gli mostri come fare).
Questi grandi arti robotici, creati dalla Shadow Robot Company di Londra, sono montati sopra un angolo cottura apparentemente ordinario e sono capaci di assemblare gli ingredienti, mescolarli, cuocerli e impiattare il tutto con il gusto di un vero professionista.
Come funziona il robot chef
La macchina agisce replicando le azioni di un vero cuoco, che prepara la ricetta originale per fornire al robot il modello da copiare: il cuoco indossa guanti dotati di sensori che registrano i movimenti, simili a quelli utilizzati dagli attori di Hollywood per dare le movenze a personaggi di animazione e l’esecuzione della ricetta viene filmata da varie angolazioni. Tutti questi dati vengono poi convertiti in una rappresentazione in 3D delle azioni compiute per preparare il piatto e il tutto viene trasformato in un algoritmo che permette di comandare il robot.
Per dare una dimostrazione delle sue abilità durante la fiera di Hannover il prototipo di robot chef ha copiato la ricetta della zuppa di granchio di Tim Anderson, uno dei vincitori di Masterchef UK che, a suo dire, è rimasto molto colpito dalla capacità della macchina di cogliere i piccoli accorgimenti alla base dell’arte culinaria. Lo chef di Masterchef, inoltre, sta collaborando con la Moley Robotics per creare un database di ricette utilizzabile dal robot.
Un ricettario per copiare gli chef
Il progetto di Oleynik è quello di arricchire il suo robot chef con una biblioteca di oltre 2000 ricette. E visto che la macchina è capace di apprendere le varie preparazioni imitando alla perfezione il cuoco che gli fornisce l’esempio, l’utente potrà selezionare non solo il piatto, ma anche il suo ideatore, consentendo a tutti di far entrare una versione virtuale dello chef preferito all’interno della propria cucina. Così, nel giro di pochi anni, potremo concederci il lusso di farci preparare un riso, oro e zafferano esattamente come lo farebbe il Maestro Marchesi o di presentare agli amici il celebre tuorlo d’uovo marinato di chef Cracco.
Un robot in ogni casa
Secondo le ambiziose previsioni di Oleynik il robot chef sarà pronto per il consumo di massa già nel 2017 e costerà all’incirca 14mila euro (comprensivi di relativa cucina attrezzata con forno, piano cottura, lavastoviglie e lavello). Una cifra decisamente troppo alta per poterlo definire un prodotto “di massa” ma che ha le potenzialità per ritagliarsi uno spazio all’interno del mercato. L’industria della robotica, infatti, è in crescita e il Boston Consulting Group ha stimato che la spesa per i robot potrebbe “passare da poco più di 15 miliardi di dollari 2010 a circa 67 miliardi dollari entro il 2025.”
Tuttavia prima di pensare a un possibile lancio sul mercato c’è ancora tanto lavoro da fare in casa Moley. Allo stato attuale il prototipo non è in grado di vedere e quindi non può prendere gli ingredienti a meno che questi non vengano posizionati seguendo un preciso schema. E non è ancora affidabile con i coltelli, quindi tutti gli alimenti devono essere preparati in anticipo. Questi problemi verranno risolti con le versioni future e la macchina sarà arricchita da altre attrezzature, come un frigorifero, nel quale inserire alcuni ingredienti, o una lavastoviglie. A quanto pare, infatti, il robot chef non ha ancora capito come lavare i piatti.