La metà degli investitori ha un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, risultato che ribalta lo status quo rivelando l’impegno della Gen Z e dei Millennials a favore della transizione proteica
Food Tech
Durante l’evento scaligero molte aziende vitivinicole hanno presentato soluzioni digitali in termini di tracciabilità delle bottiglie, gestione della cantina ed e-commerce. Syngenta era presente per supportare i viticoltori tramite le sue soluzioni, anche digitali
L’agricoltura è la prima a risentire degli effetti del cambiamento climatico, ma è anche responsabile di circa il 7% delle emissioni di gas serra in Italia (dati Ispra). Tra le azioni di mitigazione il carbon farming si rivela una delle più interessanti, permettendo agli agricoltori di trarre guadagno dalla cessione dei crediti di carbonio. Ma occorre sviluppare degli schemi per misurare con precisione i risultati ottenuti.
Nato nel 2015, Pinduoduo è un ecommerce che permette agli agricoltori cinesi di vendere i loro prodotti direttamente ai consumatori urbani. Grazie a logiche di sconto evolute, giochi e tutorial, Pinduoduo oggi conta 860 milioni di utenti e ha sollevato migliaia di agricoltori dalla povertà
Le aziende del settore agroalimentare si interessano alla blockchain soprattutto per una questione di marketing: nel caso della pasta, per esempio, si possono valorizzare la qualità della materia prima e il saper fare italiano. Ma i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa tecnologia si collegano anche a una gestione più efficiente della supply chain
Ad affiancare Innogest e Tan Food ci sono nuovi investitori: Levante Capital SiS, ALIcrowd del Gruppo Azimut, e CDP Venture Capital
Grazie agli Nft e alla blockchain, il mondo del collezionismo e dell’arte digitale sposa quello del food&wine, creando nuove esperienze per gli utenti e nuove occasioni di valorizzazione per i brand, a partire da quelli Made in Italy
È sempre più diffusa tra i consumatori, sia per ragioni etiche sia per una maggiore attenzione all’ambiente, la tendenza a sostuituire le proteine di origine animale con quelle di origine vegetale. Una grande opportunità per ripensare in chiave più sostenibile la catena produttiva agricola.
Occhi puntati soprattutto su grano tenero, mais e olio di girasole di cui l’Ucraina e la Russia sono importanti esportatori. Nel breve termine si possono valutare nuovi canali di approvvigionamento per mais e frumento e prodotti alternativi all’olio di girasole, ma la tensione sui prezzi dipenderà molto dalla durata del conflitto. Facciamo il punto con l’esperta.
Nonostante la pandemia (e adesso anche la crisi legata alla guerra tra Russia e Ucraina), il nuovo report di AgFunder conferma la crescita dirompente del settore con un balzo dell’85% rispetto al 2020. La parte del leone la fa l’e-grocery