Con programmi di incubazione e accelerazione, il nuovo hub punta a investire nei prossimi 3 anni in più di 20 tecnologie in fase di prototipazione e in oltre 18 startup
Sviluppare nuove competenze e supportare la ricerca scientifica e industriale nel settore dell’Agrifood Tech è la mission di Farming Future, il nuovo Polo nazionale lanciato da CDP Venture Capital. Promosso dall’hub Federico II di Napoli, che ha già attiva una Agritech Academy, insieme alle Università di Padova, Bologna, Torino, Milano, Siena, della Tuscia, di Bari e a Seed Partner, società specializzata nell’accompagnare nuove realtà imprenditoriali nell’agritech, il nuovo polo vuole portare sul mercato almeno 20 prototipazioni provenienti dalle Università e 18 nuove startup.
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Gli investimenti
Con investimenti per 20 milioni di euro, l’iniziativa punta a incentivare e sostenere le invenzioni provenienti dai laboratori di eccellenza delle Università e dei Centri di ricerca italiani in un settore strategico per l’economia del nostro Paese che è primo in Europa nella produzione di prodotti agroalimentari di qualità. «L’apporto che la Ricerca scientifica può fornire in questo settore può portare un enorme valore aggiunto all’economia del Made in Italy con ampie prospettive di ricaduta anche ti tipo occupazionale e sociale – commenta Enrico Resmini, amministratore delegato e direttore generale di CDP Venture Capital – Con il Polo di Trasferimento Tecnologico Farming Future vogliamo investire proprio nel potenziamento di queste attività di Ricerca che possono offrire soluzioni sostenibili ed efficaci alle sfide dell’intero settore agroalimentare».
Chi può accedere a Farming Future
Farming Future si concentrerà su progetti e startup con tecnologie innovative applicabili all’intera filiera agro-alimentare, dall’ambito della produzione (biotecnologie verdi, bioenergia e biomateriali, robotica, nuovi metodi di agricoltura) a quello della distribuzione (food safety and traceability, supply chain and logistics, tecnologie di processing e packaging, veicoli a guida autonoma per consegne alimentari). Con una dotazione complessiva di circa 20 milioni di euro, di cui 10 milioni già stanziati dal fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital Sgr, il Polo punta a investire nei prossimi 3 anni in più di 20 tecnologie in fase di prototipazione (investimenti POC) e in oltre 18 startup in fase di avvio (investimenti in fase seed). Gli investimenti POC saranno dedicati prevalentemente ai ricercatori che fanno parte dei promotori scientifici del Polo, mentre quelli in fase seed saranno aperti all’intero sistema della Ricerca italiano. I progetti selezionati potranno partecipare a un programma di incubazione curato da To Seed Partners che prevede supporto tecnico e di business ai team di ricerca delle Università Promotori Scientifici, per aumentare la probabilità di successo nel go to market. Anche alle startup selezionate a livello nazionale per gli investimenti seed, purché nate nell’ambito della Ricerca scientifica, sarà consentito l’accesso ad un programma di Business Creation, sviluppato in collaborazione con partner internazionali.