Il re dell’aperitivo raggiunge un accordo con i francesi e lancia un’Opa amichevole per acquisire il liquore. Per Campari (una ragnatela di brand mondiali) è l’ennesima operazione strategica, anche per la distribuzione
Continua lo shopping del made in Italy all’estero, specie in terra di Francia. Dopo l’acquisizione del caffè di Carte Noire da parte di Lavazza, ora tocca al re mondiale dell’aperitivo: Campari si beve Grand Marnier raggiungendo un accordo con i membri della famiglia azionista che controlla la francese Societe des Produits Marnier Lapostolle (Spml), che a sua volta controlla il marchio Grand Manier. Il risultato è la rilevazione del 17,19% per poi lanciare una Opa amichevole al prezzo di 8,050 euro cash ad azione, che corrisponde a un premium del 60,4% del prezzo corrente. Operazione anche questa (come del resto quella della Lavazza) strategica per il marchio italiano. Specie considerando che uno dei mercati di punta di Grand Marnier sono gli Usa.
Liquidità sostenibile
La transazione sarà finanziata da Campari mediante liquidità disponibile. L’accordo prevede che Campari acquisisca dal 2021 le rimanenti azioni detenute dalla famiglia, pari al 26,6% del capitale più il 2,24% in nuda proprietà. Se comunque attraverso l’Opa Campari non arrivasse al 50% di Spml, la famiglia si è impegnata a vendere immediatamente le azioni necessarie per consentire a Campari di raggiungere la maggioranza. Il fatturato di Campari è raddoppiato in dieci anni. Dagli 810 milioni di euro del 2005 è passato a 1 miliardo e 656,8 milioni di euro del 2015 con l’Italia e gli Stati Uniti a rappresentare insieme oltre il 47% del totale. Secondo i dati diffusi dal gruppo, le Americhe rappresentano il 42,3% del fatturato, seguito dall’area Sud Eropa, Medio Oriente e Africa con il 31,7% e dal Nord, Centro ed Est Europa con il 18,9%. Chiude l’area Asia Pacifico con il 7%. In Italia si concentra il 25,1% del fatturato, seguito dagli Usa con il 22,1 e dalla Germania con il 10%. Importante anche la quota giamaicana: 5,9%.
Strategia di crescita globale
Spml nel 2015 ha realizzato vendite per 151 milioni di euro, il 92% fuori della Francia, con un Mol di 30,8 milioni. Secondo l’ad Campari, Bob Kunze-Concewitz l’acquisizione di Grand Marnier “si inserisce in modo ideale nella nostra strategia di crescita esterna sia in termini di profilo di brand, sia di struttura distributiva e finanziaria. Grazie al brand Grand Marnier aggiungiamo un prodotto premium e un brand distintivo al nostro portafoglio di brand a priorità globale, che permette di arricchire il nostro mix di prodotto, e consolidiamo ulteriormente la nostra posizione come principale fornitore di liquori premium e specialità bitter a livello mondiale. A livello distributivo, Grand Marnier ci offre l’opportunita’ unica di continuare a fare leva sulla rafforzata piattaforma distributiva a livello internazionale, grazie alla sua perfetta sovrapposizione a livello geografico. Inoltre, continuiamo a fare leva sulle nostre forti strategie di marketing e sul consolidato track record di rilancio e accelerazione di brand ad alto potenziale”.
L’aperitivo con il 45% dei brand globali
Campari, nata nel 1860, è prima diventata simbolo dell’aperitivo italiano e in 150 anni di storia ha acquisito una posizione talmente forte da conquistare il 45% dei brand globali. Un risultato avvenuto per tappe, dalla fondazione a oggi. Eccole.
1860 – La storia del Gruppo Campari nasce con le attività della famiglia Campari. E’ Gaspare Campari l’inventore, tra decine di altri liquori, dell’aperitivo rosso a media gradazione alcolica che ancora oggi porta il suo nome.
1926 – Davide, figlio di Gaspare, muta la politica aziendale, limitando la produzione alle sole bevande dotate di forte identità e immagine: l’aperitivo Campari e il liquore Cordial Campari.
1932 – Nasce il Camparisoda, il primo aperitivo monodose al mondo. La bottiglia è disegnata da Fortunato Depero, uno degli artisti futuristi più famosi del tempo.
1960 – Campari è già diffuso e conosciuto in oltre 80 paesi.
1995 – Acquisizione delle attività italiane del Gruppo olandese BolsWessanen proprietario di marchi di primo piano quali Crodino, Cynar, Lemonsoda, Oransoda, Biancosarti e le acque Crodo.
1999 – Il Gruppo acquista Cinzano. Sempre nello stesso anno acquisisce Ouzo 12, bevanda alcolica greca a base di anice.
2000 – Entrano a far parte del portafoglio marchi leader in quelle aree come l’aguardiente Dreher, i whisky Old Eight, Drury’s, Gregson’s e Gold Cup e il vino Liebfraumilch.
2001 – Il 6 luglio le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. sono quotate nel Mercato Telematico di Borsa Italiana con grande successo. Nello stesso anno il Gruppo Campari annuncia l’acquisizione di Skyy Spirits LLC, proprietaria del marchio SKYY Vodka, divenuto in pochi anni, grazie ad un rapidissimo incremento delle vendite, uno dei principali brand di premium vodka degli Stati Uniti.
2002 – Il Gruppo finalizza l’acquisizione del 100% di Zedda Piras S.p.A. (Mirto di Sardegna) che detiene il 67.62% di Sella & Mosca S.p.A. (100% da giugno 2003). Entrambe le societa’ hanno sede ad Alghero, in Sardegna.
2003 – Viene acquisito Riccadonna, marchio di Asti spumante leader in Australia e in Nuova Zelanda. A fine anno il Gruppo Campari annuncia inoltre l’acquisizione di Barbero 1891 S.p.A., proprietaria di un ampio portafoglio di marchi tra cui spicca nel comparto spirit Aperol.
2005 – A dicembre Campari acquisisce la cantina Teruzzi&Puthod, produttrice della famosa Vernaccia di San Gimignano.
2006 – Campari acquisisce da Pernod Ricard il single malt Scotch whisky Glen Grant e l’Old Smugglerthus entrando nel segmneto degli Scotch whisky.
2007 – Il Gruppo annuncia l’acquisizione di Cabo Wabo, tequila creata dalla rock star Sammy Hagar.
2008 – In Messico, il Gruppo Campari sigla un accordo per l’acquisizione di Destiladora San Nicolas, S.A. de C.V., le cui attività includono una distilleria, e una struttura distributiva sul mercato messicano.
2009 – Campari annuncia la più grande acquisizione della sua storia, comprando Wild Turkey, il primo premium brand di Kentucky bourbon a livello mondiale. Insieme a Wild Turkey in portafoglio American Honey, un liquore a base di bourbon e miele.
2010 – Gruppo Campari annuncia l’accordo per l’acquisizione di Carolans, liquore al whisky irlandese, e Frangelico, liquore italiano di nocciole, da William Grant & Sons.
2011 – Il Gruppo completa l’acquisizione del brand brasiliano Sagatiba, leader di mercato nel settore in forte espansione della cachaca premium in America Latina.
2012 – Annuncia il 3 Settembre di avere siglato un accordo per l’acquisizione di una quota di controllo in Lascelles deMercado & Co. Limited (‘LdM’), con sede a Kingston in Giamaica.
2013 – A giugno acquisisce le attività della australiana Copack Beverage A Limited Partnership, azienda leader nell’imbottigliamento di bevande.
2014 – A marzo il Gruppo raggiunge un accordo per acquisire Forty Creek Distillery Ltd., azienda indipendente leader nel mercato degli spirit in Canada. Attraverso questa operazione Campari fa il suo ingresso nella categoria del whisky canadese. Ad aprile acquista il 100% di Fratelli Averna S.p.A, proprietari del famoso Amaro Averna, oltre che di marchi quali Braulio, Limoncetta e Grappa Frattina.