Finita Expo (e aspettando che l’Internet of thing ci cambi la vita) il Food District di Accenture finirà in un centro d’innovazione. Ma presto quella tecnologia verrà applicata. Intanto nei supermercati…
Dopo la chiusura di Expo tutti si chiedevano che ne sarebbe stato dell’area dedicata alla kermesse. Ma, considerando gli investimenti effettuati, bisogna anche domandarsi dove andranno a finire padiglioni e allestimenti. Primo fra tutti (non me ne vogliate, ma a mio avviso erano ciò che di più interessante e innovativo fosse esposto) il Food District. Quel padiglione (posto in seconda fila) con il supermercato e la cucina del futuro. Entrambi realizzati da Accenture (il primo in collaborazione con Coop.). In questo caso il mistero è già svelato: “Entro tre mesi, giusto il tempo di smontarli, – commenta Alberto Pozzi, Accenture retail leed – ne reinstalleremo una parte all’interno del nostro Accenture Customer Innovaton center di Milano, uno dei tre centri d’innovazione di Accenture su tema nel mondo”. Che, non dimentichiamolo, è un punto di riferimento su mondo retail a livello mondo: “Un luogo in cui si può sperimentare e applicare l’innovazione. Innovazione applicabile perché soprattutto il supermercato è già qualcosa di molto tangibile e concreto che ha applicabilità nel breve termine”.
Supermercato hi tech
La seconda domanda è: dove e quando saranno applicate queste tecnologie? “Pensiamo di poterli applicare in pochi mesi con Coop o clienti asiatici che sono pronti a replicare parte di queste esperienze”, continua il manager spiegando che le tecnologie del supermercato hi tech inizieranno a essere diffuse da qui ai prossimi cinque anni. Il supermercato del futuro utilizza infatti tecnologie kinekt già applicate in centri commerciali arabi, cinesi o giapponesi che stanno già replicando supermercati di questo tipo.
La cucina del futuro
Basteranno un paio d’anni, invece, per iniziare a vedere nelle nostre case la cucina del futuro: “I ritmi spinti dell’innovazione degli ultimi dieci anni ci fanno presagire che anche l’Internet delle cose irromperà a breve prepotentemente nella vita di tutti. A partire proprio dagli elettrodomestici e dalla casa”. Insomma tra pochi anni il nostro frigo non si limiterà a tenere al fresco gli alimenti deperibili ma ci suggerirà che spesa fare. E il tavolo ci aiuterà a preparare deliziosi manicaretti. Forse smetteremo persino di uscire di casa per fare la spesa. Ci siederemo comodamente sul divano, infileremo un paio di Oculus rift e ci immergeremo in un supermercato virtuale: “In questo caso – conclude Pozzi – dipende da quanto queste tecnologie possano diventare fruibili e “comode”, la spesa virtuale non deve avere la barriera di un oggetto così ingombrante come gli Oculus. Che arriverà nelle case degli italiani non appena sarà un po’ più “confortable”.